La fede è sempre un viaggio: 6° tappa
Quest’estate abbiamo pensato di partire per un viaggio speciale, quello all’interno della nostra fede, che non è mai una meta da raggiungere ma un cammino da compiere. Noi, vogliamo farlo insieme a tutti voi, lasciandoci accompagnare da Sant’Agostino che sarà la nostra guida d’eccezione.
Ad aiutarci ad interpretare le sue parole e a farle nostre, ogni settimana ci saranno le riflessioni della Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Madre Maria Rosa Bernardinis o del Rettore della Basilica di Santa Rita di Cascia, Padre Luciano De Michieli. Fate le valigie, partiamo!
Che cosa può consolare in questa società umana, così piena di errori, di sofferenze, se non la fede sincera e il reciproco amore di veri e buoni amici?
Sant’Agostino (La città di Dio, 19,8)
Balsamo per il cuore
Oggi, la meta verso la quale ci porta la Priora è l’amicizia. Sì, perché l’amicizia è un luogo dove impariamo ad avere fede in qualcuno. “Il tema dell’amicizia – osserva Suor Maria Rosa – è molto caro a Sant’Agostino, che era circondato da amici fin dall’infanzia. Anche, la Sacra Scrittura elogia l’amicizia come balsamo per il cuore. Oggi, molte ricerche scientifiche confermano che è vero il detto ‘chi trova un amico, trova un tesoro’, perché hanno provato che chi ha relazioni ha una vita più lunga e migliore. Se smettiamo di interagire con gli altri tendiamo a intristirci, isolarci, spegnerci. Stare con se stessi fa bene, ma l’uomo è un animale sociale, diceva Aristotele”.
La Vera amicizia è conoscenza
“Per Agostino, l’amicizia è vera solo quand’è il Signore ad annodarla, perché così è fondata sulla Verità. Umilmente – aggiunge la Priora – ritengo che non ci possa essere amicizia senza conoscenza, perché solo dalla conoscenza nasce l’amore.
Eppure, spesso scegliamo l’indifferenza per l’altro e, invece che amici, diventiamo servi, figure che obbediscono e subiscono. Oppure, quando facciamo finta di essere amici, pieghiamo l’amicizia ai nostri soli bisogni. Ma l’amicizia è un percorso di cura reciproca. Se sono un vero amico, allora, userò il mio tempo per stare con l’altro, per ascoltarlo, per conoscerlo e farmi conoscere, per confrontarmi con lui, per accettarlo, con pregi e difetti”.
Gesù ci ha chiamati amici e ci aspetta
“Il Figlio di Dio – ci ricorda infine la monaca – ha scelto degli uomini che stessero con Lui, non come servi, ma come compagni, nonostante abbia poi sperimentato la bruciante delusione di un’amicizia tradita, proprio nel momento della prova.
Gesù però non è venuto meno alla sua promessa di amicizia per tutti noi e, dopo la Risurrezione, ha confermato la sua fiducia e il suo amore ai discepoli. Lui è l’amico vero! Cerchiamo di conoscerlo di più. Allora, potranno diventare realtà anche queste parole di Sant’Agostino: Felice chi ama Te, l’amico in Te, il nemico per Te. L’unico a non perdere mai un essere caro è colui che ha tutti cari in Chi non è mai perduto”.