Sesto Giovedì: La fede, la certezza di essere amati

Continua il nostro percorso attraverso i Quindici Giovedì di Santa Rita, guidati da Suor Maria Rosa, Madre Priora del nostro monastero, e Padre Luciano De Michieli, Rettore della nostra basilica.

Riflettiamo oggi su quelle circostanze drammatiche che rappresentano per la famiglia un duro banco di prova e pongono davanti ad un bivio: o ci si affida totalmente al Signore, come ha fatto Rita, o si inizia a non aver più fiducia in Dio, imputando a Lui la colpa di ciò che ci sta accadendo e non accettiamo, così rischiando di perdere la fede.

Di fronte alle prove sperimentiamo il vero Dio

Eppure, commenta Padre Luciano, “è nella prova che la fede si purifica e cadono tutte le false maschere che forse abbiamo dato a Dio. Sperimentiamo così che quel Dio nel quale credevamo non esiste. Se invece abbiamo conosciuto il vero volto di misericordia del Signore, in Lui troviamo veramente forza e pace, sperimentiamo un sostegno concreto nella prova”.

“La fede è un dono di Dio, come tutto ciò che di buono, di bello e di vero abbiamo in noi – commenta Suor Maria Rosa – Senza la fede, le relazioni si poggiano su “sabbie mobili” perché non si tratta solo di aderire a delle verità, ma ad avere fiducia, confidenza in Dio”.

La fede, un altro sguardo sulle cose

Il Rettore riflette che con la preghiera e l’affidamento a Dio diventiamo “vigili nella speranza e capaci di costruire sempre vie di bene, valorizzando ogni istante del nostro vissuto. L’assenza di Dio in famiglia svuota di senso, invece, ogni prospettiva futura, facendo prevalere la paura o anche la vuota presunzione di farcela con le sole nostre forze, se non un atteggiamento di rassegnato vittimismo”.

Come sottolinea la Madre, ci sono persone che dicono: ‘Ho pregato tanto per quella persona, per quel problema, ma non ho ottenuto nulla di quello che ho chiesto. Cos’è servito pregare Dio? Egli è ingiusto e crudele!’ Si allontanano così dalla fonte della vita e della grazia, per cadere poi nel risentimento, nella rabbia o nella disperazione. “Non è così! – ci rassicura – Le prove della vita saggiano la robustezza della nostra fede, basata sulla fiducia che si ha nell’amore di Dio”.

Qual è la forza della fede? Quella di donare uno sguardo altro sul senso delle cose, perchè si fonda sulla certezza di essere amati.

L’esempio di Santa Rita

L’atteggiamento giusto, di fronte all’incomprensione di una richiesta fatta a Dio, o di una prova dolorosa è quello che  hanno assunto la Madonna e Santa Rita: “Signore, non comprendo quello che sta accadendo, ma ho fiducia in Te; credo nel Tuo Amore”.

Conclude così Padre Luciano: “Questo, solo questo, ha permesso a Rita di non perdersi: amare ed essere amati, null’altro conta nella vita! …e l’amore, il vero Amore, quello che giunge a dare la vita, si fonda sulla fede nel Signore”.

GUARDA QUI LA MESSA DEL 6° GIOVEDì DI SANTA RITA

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