Quando è Dio a sedurre il cuore

“Quando è Dio ad attrarre, il cuore si mette in moto, esce dai ristretti confini dei suoi immediati bisogni e tutte le sue migliori energie vengono raccolte verso un unico grande fine: farsi dono a Dio e ai fratelli”.

È quanto sottolinea Suor M. Lucia Solera OSA, superiora della comunità agostiniana di Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, sulla rivista “Dalle Api alle Rose” di gennaio – febbraio, dedicata alla vita consacrata, che sarà celebrata il 2 febbraio.

Da nuova curatrice della rubrica “Tracce di Rita”, la claustrale approfondisce cosa significhi innamorarsi di Dio, facendo prima riferimento a Sant’Agostino e poi alla santa dei casi impossibili.

Significa andare oltre il fascino esteriore delle cose, evitando di correre il rischio di sentirsi “confusi, disorientati e alla fine addirittura svuotati dentro”. Come accadeva al dottore della Chiesa prima di convertirsi e “consegnarsi a Dio”, scoprendo Bellezza, Verità, Eternità. Un amore verso Dio che la nostra Rita sperimenta invece fin da bambina, affidandosi ancora di più nelle sue mani dopo le tragedie vissute nella sua vita. Fino a scegliere di entrare in monastero, che per lei non è un nido-rifugio, ma una posizione in prima linea per “cantare l’infinita bellezza di Dio”.

Con Santa Rita preghiamo per le vocazioni:

Santa Rita, sorella nostra,
guardiamo a te,
amorosa discepola dell’umile Gesù
nella sequela della vita monastica:
custodisci con la tua preghiera
i semi di vocazione che il Signore sparge nel cuore dei giovani,
perché germoglino in scelte coraggiose
per la vita di molti.  

 

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