La fede è sempre un viaggio: ultima tappa
Quest’estate abbiamo pensato di partire per un viaggio speciale, quello all’interno della nostra fede, che non è mai una meta da raggiungere ma un cammino da compiere. Noi, vogliamo farlo insieme a tutti voi, lasciandoci accompagnare da Sant’Agostino che sarà la nostra guida d’eccezione.
Ad aiutarci ad interpretare le sue parole e a farle nostre, ogni settimana ci saranno le riflessioni della Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Madre Maria Rosa Bernardinis o del Rettore della Basilica di Santa Rita di Cascia, Padre Luciano De Michieli. Fate le valigie, partiamo!
Dobbiamo camminare, progredire, crescere, affinché i nostri cuori diventino capaci di contenere quelle cose che adesso non siamo in grado di accogliere. E se l’ultimo giorno ci troverà in cammino, conosceremo lassù ciò che qui non siamo riusciti a conoscere
Sant’Agostino (Commento al Vangelo di Giovanni, 53, 7)
Fermiamoci e interroghiamoci
“L’immagine del cammino – sottolinea la Madre Priora – è una bella metafora che spiega bene il dispiegarsi della vita dell’uomo e della donna ed è perfetta per concludere il nostro percorso di riflessione insieme.
In estate siamo sempre in movimento, per scoprire nuovi luoghi, per incontrare vecchie o nuove amicizie. E, siamo disposti anche a grandi sacrifici pur di raggiungere e conoscere misteri nascosti. Sant’Agostino ci invita, come prima cosa, a fermarci e farci delle domande: Verso cosa siamo diretti? Chi stiamo cercando?”.
Partiamo per un cammino nuovo
“Quando accogliamo un pellegrino qui nella casa di Santa Rita – continua l’agostiniana – non abbiamo la pretesa di dargli delle risposte, ma tentiamo con forza di mettere quella persona in cammino. Perché solo facendo un viaggio interiore potrà trovare le risposte che cerca.
Questo è il vero cammino a cui noi cristiani siamo chiamati, quello che ci fa andare oltre le cose esteriori e ci permette di rientrare in noi, scoprendo un mondo misterioso quanto meraviglioso”.
Dio è la nostra meta
“Arrivando al centro dell’anima – dice Suor Maria Rosa – ognuno di noi può attraversare il proprio dolore e ritrovare la speranza, perché questo cammino nel profondo è un viaggio alla ricerca di Dio. Lui è il solo capace di farci credere che nuovi passi sono possibili per noi, anche quando abbiamo davanti un muro invalicabile”.
Umiltà e coraggio ci guidino
“Camminare – conclude la Priora – in questo senso vorrà dire crescere, così come ci dice Agostino. E non dobbiamo scoraggiarci davanti agli ostacoli. Contiamo sull’umiltà e sul coraggio della nostra fede e facciamoci accompagnare da Gesù nel nostro andare. In Lui troveremo un sentiero, a volte stretto e difficile da affrontare, ma solo attraverso Lui raggiungeremo noi stessi e in noi il Signore. Le autostrade, sempre dritte e facili, non ci portano da nessuna parte!”.