La fede è sempre un viaggio: 2° tappa
Quest’estate abbiamo pensato di partire per un viaggio speciale, quello all’interno della nostra fede, che non è mai una meta da raggiungere ma un cammino da compiere. Noi, vogliamo farlo insieme a tutti voi, lasciandoci accompagnare da Sant’Agostino che sarà la nostra guida d’eccezione.
Ad aiutarci ad interpretare le sue parole e a farle nostre, ogni settimana ci saranno le riflessioni della Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Madre Maria Rosa Bernardinis o del Rettore della Basilica di Santa Rita di Cascia, Padre Luciano De Michieli. Fate le valigie, partiamo!
Che cosa amo quando amo te, Dio mio? Amo una sorta di luce e voce e odore e cibo e amplesso nell’amare il mio Dio; la luce, la voce, l’odore, il cibo, l’amplesso dell’uomo interiore che è in me, ove splende alla mia anima una luce non avvolta dallo spazio, ove risuona una voce non travolta dal tempo, ove olezza un profumo non disperso dal vento, ove è colto un sapore non attenuato dalla voracità, dove si annoda una stretta non interrotta dalla sazietà. Questo quando amo il mio Dio
Sant’Agostino (Confessioni 10,6,8)
I cinque sensi sono le nostre porte
“Agostino – dice la Priora – ci parla dei cinque sensi, vista, udito, olfatto, gusto e tatto, come strumenti fondamentali per la vita quotidiana e quella spirituale. E non c’è tempo migliore di quello estivo, perché ora che i sensi si attivano di più dobbiamo fare attenzione a quale fuoco li accende e a dove ci portano.
I sensi sono come delle porte, che ci aprono ai sentimenti, alle emozioni, ai nostri umori, alle relazioni. Ed è così non solo nei rapporti con ciò che ci circonda e con gli altri, ma anche con Dio”.
Fare esperienza dell’invisibile
“Tutto ciò che siamo e abbiamo di buono è opera del Signore – continua Suor Maria Rosa Bernardinis. Per cogliere la Sua presenza, però, occorre che i nostri sensi siano purificati, che ritrovino l’equilibrio necessario. Un buon esercizio è verificare come usiamo i nostri sensi. Chiediamoci: quali sono quelli che mi creano problemi e non mi aiutano a trovare silenzio e pace?
Dio ci dona tutto quello di cui abbiamo bisogno per essere davvero capaci di vedere, sentire, gustare e toccare l’invisibile. Lo fa attraverso il Battesimo, con il Suo Spirito, dandoci dei sensi nuovi, quelli spirituali. Sono questi che ci permettono di trovare Dio nella realtà terrena e arrivare a connetterci a Lui in quella divina”.
Lasciamoci trasformare
“Risvegliamo questi sensi – conclude la Priora – facciamolo con il fuoco dello Spirito, entrando in contatto nel profondo con Lui, meditando su di noi e ciò che viviamo. Attivando lo Spirito gli permettiamo di dominare il nostro corpo e la nostra psiche, e trasformarci davvero. Solo così il Signore ci illuminerà pure nelle parti più nascoste del nostro cuore e ci ‘sentiremo’ benedetti, anche se i nostri sensi carnali ci diranno il contrario”.