Il 6° giovedì di Santa Rita ci racconta quant’è stata dura la prova di Rita, quando dopo il marito, ha visto morire anche i figli. Sarà stata vicina a quel vuoto che si prende tutto, anche ogni speranza, e ci fa credere che niente potrà mai farci tornare a vivere. Eppure, Rita ci dimostra che nel dolore possiamo anche ritrovarci e ricominciare.
Il Papa ha detto che il buio della morte va affrontato lavorando più intensamente con l’amore. La domanda è, come si fa? Rita ci dice, avendo fede e fiducia in Dio, che non vuol dire essere ciechi al dolore, ma affrontarlo condividendo il coraggio del Signore. Perché, avere il Suo coraggio significa avere la forza del cuore e dell’amore nel vivere le sofferenze e non abbattersi mai. Non a caso, il coraggio è la caratteristica dei santi, come la nostra Rita che ogni giorno si è allenata nel fare la volontà di Dio e in Lui ha trovato lo sguardo della fede su ogni vicenda che le è accaduta.
Come lei, ogni genitore che si trova oggi immerso nello stesso dramma, può testimoniare che la morte non deve avere l’ultima parola: questo è un vero atto di fede e d’amore.
Suor Maria Rosa Bernardinis,
Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia