“Nell’ultima domenica di Avvento, in conclusione del nostro cammino verso il Natale, ci viene proposto il brano della vocazione di Giuseppe”, così commenta Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia.
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Mt 1)
“Abbiamo così la possibilità di riflettere sugli inizi di questa famiglia veramente speciale – dichiara il religioso – Non fu certo facile per entrambi accogliere la novità di Dio nel loro progetto di vita. Don Tonino Bello così commentava il loro inizio”:
“Giuseppe, io penso che hai avuto più coraggio tu a condividere il progetto di Maria, di quanto ne abbia avuto lei a condividere il progetto del Signore. Lei ha puntato tutto sull’onnipotenza del Creatore. Tu hai scommesso tutto sulla fragilità di una creatura. Lei ha avuto più fede, ma tu hai avuto più speranza. La carità ha fatto il resto, in te e in lei”.
“Maria – sottolinea Padre Luciano – si è affidata all’incredibile annuncio dell’angelo e all’esperienza nella sua carne dell’incarnazione, ma Giuseppe ha dovuto fidarsi di una creatura, fragile come lui, abbandonandosi all’amore per lei e ad un sogno di Dio … che forse ha però semplicemente confermato ciò che in cuore già desiderava ma non era certo fosse il desiderio di Dio per loro”.
“Le parole del Vangelo ci presentano, nella difficile scelta di Giuseppe, l’eterno dilemma tra la Legge e la Carità – continua il religioso – La legge aiuta, ma non può essere la garanzia… è piuttosto un pedagogo, una via. La carità, il vero Amore, è invece la vera meta ed il senso profondo di ogni nostra scelta. L’Amore è infatti la nostra sola vocazione e l’obiettivo della chiamata di Dio, un Dio sempre nuovo che ha reso la nostra fragilità capace dell’eterno, pur nei dubbi e nella fragilità della nostra vita, sempre inquieta, sempre in ricerca, sempre mendicante di luce… ma chiamata ad una comunione d’amore con Lui”.