Questa settimana vogliamo mettere al primo posto le famiglie e Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita di Cascia, ci invita a riscoprire la nostra amata santa come esempio di vita di coppia e di educazione alla fede nella famiglia.
Rita, modello di vita familiare
“Santa Rita – dice il Rettore – fu canonizzata nel 1900 da Papa Leone XIII che la presentò come modello di vita familiare al nuovo secolo che si apriva. Il suo matrimonio, infatti, fu vera vocazione, perché il suo amore per il Signore divenne ancora più sincero e profondo. Lei lo coltivò, prima da giovane sposa e poi da madre, fino a purificarsi ancor più nei fatti terribili che affrontò con la morte dei suoi cari”.
Moglie e marito: ricercate l’armonia
“Uno degli aspetti più rilevanti della vicenda di Rita – specifica Padre Luciano – è la relazione col marito Paolo. Lui non era violento e cattivo, ma pensiamo che fosse un giovane del suo tempo, forse irascibile, educato ad avere rispetto anche con le armi e la violenza. La società, soprattutto se eri di una famiglia di un certo livello, pretendeva che tu fossi così”.
Anche oggi si cerca spesso il conflitto nelle relazioni, invece di scegliere ascolto, dialogo e conciliazione. Rita sapeva che solo così può esserci armonia nella coppia e in tutta la famiglia, e invece di combattere con Paolo lo ha spiazzato col suo amore.
“Con il suo amore e la fermezza nel credere alle vie del Vangelo, seppe far emergere in Paolo la coerenza nel bene”.
Un percorso da costruire insieme
“Rita e Paolo – prosegue il Rettore – abbracciarono entrambi la via più difficile e coraggiosa: quella della pace e del perdono, la via dei veri forti! Diciott’anni di matrimonio e due figli non sono mica il cammino di un giorno. Eppure, insieme, seppero costruire una famiglia onesta, che viveva del lavoro delle proprie mani e sicuramente era amata e rispettata. Quando Paolo fu assassinato certo tutto cambiò… ma Rita fece le sue scelte continuando a essere coraggiosa e a vivere con l’amore e l’aiuto di Paolo, che dal cielo continuava quel legame di amore eterno che Dio aveva benedetto nel loro matrimonio”.
La vostra unione è una chiamata alla santità
“Un tempo si tendeva a parlare di santità solo per frati, preti e suore – conclude il Rettore – quasi che il matrimonio non fosse una vera e propria vocazione di amore a Dio. Nel 2011 San Giovanni Paolo II, beatifico la prima coppia, i coniugi Beltrame Quattrocchi, proprio per ricordare al mondo che la vita matrimoniale è una vocazione e una via di santità.
Impariamo da Santa Rita a camminare con fede e coerenza, certi che la vocazione del matrimonio è via maestra alla santità e scuola di vita”.