III Domenica Avvento: sulla strada per la felicità piena

Continuando il nostro cammino verso il Natale, Padre Luciano, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, sottolinea come “la parola di Dio scelta per la liturgia della terza domenica d’ “Avvento”, cioè “verso il” Natale, ci ricorda la promessa di Dio e la sua realizzazione in Gesù, nostro Signore”.

“La pazienza di Dio – continua il religioso – ci dona un altro anno di grazia nel quale siamo chiamati a vedere la presenza di Dio nella storia e a completare nella nostra vita “ciò che manca ai patimenti di Cristo”, certi della sua vittoria. Prima eravamo come persi in un bosco, come pecore senza pastore, ora ci sono stati dati “un sentiero e una strada”

Il tempo della salvezza e della gioia

“Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. Ci sarà un sentiero e una strada …felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto”.

(Is 35)

“Il Profeta Isaia – commenta Padre Luciano – descriveva infatti il tempo della salvezza con le guarigioni operate dal Salvatore, che sarebbe venuto, e con un tempo di gioia e felicità piena”.

Gesù è il Salvatore

 “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?…I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella”

(Mt 11, 3;5)

“Il Vangelo ci riporta la testimonianza che ciò che era stato promesso si è realizzato in Gesù – continua il religioso – Non dobbiamo aspettare altri, Gesù è venuto ed è il Salvatore. Ma la vittoria contro il male, la Sua vittoria, avverrà piena solo alla fine dei tempi e con la collaborazione degli uomini di ogni generazione”.

La partecipazione nella fede

“…chi ti ha creato senza di te, non ti salva senza di te”
(Sant’Agostino)

“Come ci ricorda Sant’Agostino – commenta Padre Luciano – la nostra collaborazione, la nostra partecipazione nella fede è la via dell’incarnazione scelta da Dio per donarci quella felicità piena che ci ha promesso”

“La prima parte della antica profezia si è già realizzata in Gesù nato a Betlemme – conclude – ora seguiamolo con fede e con gioia, perché possiamo godere tutti un giorno della “felicità perenne” che ha preparato per noi”.

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