Giovedì santo: tempo di commiato e consegne

Oggi inizia il Triduo Pasquale e noi continuiamo il nostro percorso con le riflessioni di Padre Pietro Bellini, della comunità agostiniana di Cascia.

Con l’ingresso a Gerusalemme in groppa a un asinello, festeggiato dall’entusiasmo pacifico della gente, Gesù intendeva lanciare un ultimo messaggio ai capi del popolo sulla sua missione di amore e pace, che non intendeva togliere il potere a nessuno. Ma i farisei avevano già deciso di farlo fuori. Gesù sentiva che questi erano i suoi ultimi giorni.

Passava le notti con i discepoli a Betania, presso la casa dell’amico Lazzaro, a 10 chilometri da Gerusalemme, e di giorno andava al Tempio a pregare e a predicare.

I 4 punti forti dell’ultima cena

L’antivigilia della festa, Gesù fece preparare la cena della “sua” Pasqua, nel locale di un amico, il Cenacolo. Fu l’ultima cena insieme ai suoi amici, i 12 discepoli da lui scelti.

Fu una cena di commiato e di consegne; una sera di struggente amore e di tradimento.

1. Gesù si mette a lavare i piedi degli apostoli, servizio riservato ai servi e agli schiavi.

“No, Signore – protesta Pietro – io non te lo permetterò mai”. “Se non ti laverò – rispose Gesù – non avrai parte con me”. E la conclusione: “Se io, vostro Signore e maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri”.

2. “Uno di voi mi tradirà”. Un macigno sul cuore di Gesù e dei presenti. La peggiore cosa che può capitare ad un essere umano: essere tradito da un suo amico.

3. Il dono dell’Eucarestia. Prima di abbandonare il suo corpo alla morte, Gesù lo dona totalmente ai suoi amici. “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo; prendete e bevete, questo è il mio sangue”. L’amore di Gesù per i discepoli è infinitamente più grande del loro tradimento.

4. Il dono del sacerdozio. “Fate questo in memoria di me”. Fatelo per tutti coloro che, nei secoli, crederanno in me, come segno del mio amore anche per loro.

“Dopo queste cose, Gesù uscì con i suo discepoli verso l’orto degli ulivi” (Gv. 18,1).

Questi 4 segni sono presenti ancora oggi nella nostra vita di cristiani. Meditiamoli in questo giovedì santo e soprattutto mettiamo in pratica ciò che ci insegnano: a trovare l’umiltà verso l’altro, a non cadere in facili soluzioni o corruzioni, a donarci agli altri con tutti noi stessi e a farci strumento dell’amore di Dio. Queste sono le consegne di Gesù!

OGGI ALLE 17.00 SEGUI IN DIRETTA LA CELEBRAZIONE DELLA CENA DEL SIGNORE

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