“Dalle Api alle Rose”, come possiamo prenderci per mano?

Salvare l’umanità, ricordando come la vita può essere condivisione e non competizione…una gara dove tutti perdiamo. Questo il messaggio con cui si apre il 2024 di “Dalle Api alle Rose”, la storica rivista del nostro monastero, il cui primo numero è già disponibile online e in arrivo nelle case di tutti gli abbonati.  

“La sostenibilità umana”

“Sempre più si parla di sostenibilità ambientale, tema centrale per il futuro, che anche noi abbiamo affrontato e messo in pratica”, così esordisce l’editoriale firmato da Suor Giacomina Stuani, la Direttrice Editoriale della rivista, per poi continuare: “Guardando la povertà, l’odio, la violenza e l’ennesima guerra in Medio oriente che dilaniano il mondo, però, penso che insieme dovremmo salvaguardare la sostenibilità umana. Intendo, fare in modo che anche l’umanità, la nostra caratteristica distintiva, sia salva, perché salvare la Terra e quindi gli uomini e le donne del domani, non ha valore se in loro manca l’umanità”

Evidenzia la claustrale: “Fatta di compassione, empatia, rispetto reciproco e solidarietà, l’umanità è la luce interiore che ci connette oltre le differenze: coltiva la cura degli altri e la consapevolezza che ogni vita è sacra. Siamo umani non da soli ma in rapporto agli altri, perché l’umanità è una dimensione sociale. Ecco, allora, dove lavorare: nelle relazioni, per nutrire l’umanità costruendo legami che ne riflettano tutta la bellezza”.

Il Premio “Beata Maria Teresa Fasce”

Secondo Suor Giacomina, il modo migliore per rimettere al centro l’umanità è “avere esempi da seguire per capire che si può essere umani, anche in tanta disumanità e che soprattutto è bello farlo!”.

Seguendo questo intuito, il nostro monastero ha voluto istituire un premio intitolato alla Beata Fasce “col quale andare alla ricerca di chi fa impresa non per profitto ma per creare impatto sociale e umano. Questo è lo sviluppo, orientato al Vangelo, che la Fasce insegna oggi al mondo. Lei, che nel 1900 ha messo in piedi a Cascia un impero del bene sui valori ritiani, perché aprire il cuore a Dio vuol dire aprirlo agli altri”.

Il primo numero della rivista è proprio l’intervista alla prima imprenditrice che, in occasione della festa della Fasce lo scorso ottobre, ha ricevuto il premio: Luciana Delle Donne, fondatrice dell’impresa sociale Officina Creativa e del marchio Made in Carcere.

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