Le pastarelle e la Casa di Santa Rita sul Messaggero e YouTube
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“Il Natale ci chiama ad andare nel profondo di noi”: gli auguri del Rettore
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Buone Notizie del Corriere della Sera ha parlato della Casa di Santa Rita
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La Casa di Santa Rita vuol dire famiglia
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“Per noi il Natale è la Casa di Santa Rita”
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Ultima domenica di Avvento: messaggio della Priora
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Avvento: ultima domenica verso l’incontro con Gesù
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Novena e dirette di Natale
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“La Casa di Santa Rita è una grazia per le famiglie”
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È Natale!
Gesù torna nella vita di chi Lo accoglie. Con l’incarnazione del Figlio, Dio
Padre per mezzo dello Spirito, ci rende parte della Sua famiglia. Avevo sette
anni quando l’ho capito ed era il giorno della mia prima comunione. Quello è
stato anche il mio primo Natale!
Perciò
il mio augurio è che sentiate nel profondo di far parte della famiglia di Dio,
che ci abbraccia tutti! Con questa consapevolezza, le luci degli addobbi
prendono un significato nuovo e ci dicono che Gesù è luce del mondo. E lo
scambio dei regali, ci ricorda il dono del Padre che nel Figlio ci ha donato
tutto.
Dio, infatti, si fa piccolo bambino per stare con noi, per condividere la mia e la tua storia. Facciamogli spazio, condividiamo con Lui la nostra speranza e le nostre delusioni. L’umiltà è la sua forza: sarà anche la nostra! Santo Natate, a voi e ai vostri cari!
Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia
Recentemente Il Messaggero.it, grazie all’articolo di Maria Serena Patriarca, ha parlato di Cascia come meta di viaggio. In particolare, tra le 3 cose da non perdere la giornalista cita il Monastero Santa Rita.
I consigli di Maria Serena Patriarca, partono dalle “Pastarelle delle monache”, speciali biscotti che le claustrali realizzano in un laboratorio all’interno del monastero e che i pellegrini possono trovare presso i parlatori a Cascia.
Dalle pastarelle alla Casa di Santa Rita
Visitando il monastero, Maria Serena è eccezionalmente entrata proprio nel laboratorio dove nascono le “pastarelle”, i cui ricavati sono destinati alle opere di carità che le monache portano avanti da secoli. Come il nuovo progetto di accoglienza che si chiama La Casa di Santa Ritae punta a ristrutturare un appartamento al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, dove accogliere così tante famiglie dei malati che vi sono ricoverati per la riabilitazione e spesso si trovano soli, arrivando da tutta Italia. La Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che esprime concretamente la carità delle monache, ha iniziato laraccolta fondi proprio per sostenere i lavori e realizzare prima possibile il progetto.
La
video intervista alle monache
Nel laboratorio, Maria Serena Patriarca ha intervistato la Madre Priora, Suor Maria Rosa Bernardinis e Suor Silvia Latorre, che si occupa della preparazione dei biscotti. Insieme, hanno parlato dell’impegno solidale delle monache e delle attività al servizio del prossimo. Il video del loro speciale incontro è visibile nel canale YouTube Viaggi e Volti Travels and People Discovery Web Tv, di Maria Serena Patriarca.
QUI, invece, trovate il suo articolo, che è stato ripreso anche dai siti delle altre testate che fanno parte del network de Il Messaggero. Ovvero: Il Gazzettino, Il Mattino, Leggo, Il Quotidiano di Puglia e il Corriere Adriatico.
Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, ci ha guidato con le sue riflessioni durante tutto il periodo dell’Avvento. Ora che l’attesa si conclude, ci porta il suo augurio per questo Natale!
Facciamo spazio al bimbo che nasce per noi
“Il giorno di Natale
viene anche quest’anno tanto atteso, quasi a sorpresa! Lo stupore del Signore che viene si rinnova attraverso tanti
piccoli gesti e preparativi consueti, ma il cuore è sempre diverso. Il richiamo
a fare spazio al bimbo che nasce per me, il desiderio di silenzio, la chiamata
a fermarsi, a contemplare, così come ci si ferma ad ammirare un presepe sempre
antico e sempre nuovo. È il richiamo ad
andare nel profondo. A cercare là l’essenziale, il vero motore del mio
agire, sperare, piangere quotidiano”.
L’augurio del Rettore
“In questo Natale auguro a tutti di tornare dentro di sé ad attingere alle radici profonde della vita, a nutrirle con la certezza dell’Amore di Dio. Un Amore che mi precede, mi avvolge, mi viene incontro … e chiede solo amore, come un neonato che ha bisogno di essere accolto. Dio, l’Onnipotente, il Creatore, viene così, è così”.
“Una consorella di Montefalco mi ha detto: Solo un Dio che si china sulla miseria e la solleva può essere pietra d’inciampo. E forse anche per noi, il perbenismo che ci portiamo dentro, va a scalfire proprio questa resistenza. Un Dio che scende nel fango… scandalizza il nostro ‘fai da te e sarai salvo’! Questa è la bella notizia!
Sì, è davvero una buona notizia questo nuovo Natale che viene quest’anno per me e per te!
Chi la scorsa settimana ha letto il Corriere della Sera, ha trovato nel settimanale Buone Notizie una bella finestra dedicata alla Casa di Santa Rita. Il nuovo progetto di accoglienza delle monache in favore delle famiglie dei malati ricoverati nell’Ospedale di Cascia, centro d’eccellenza nazionale.
L’articolo, della giornalista Paola D’Amico, ha presentato ai lettori il progetto e la raccolta fondi nella quale è impegnata la Fondazione Santa Rita da Cascia onlus per dare avvio ai lavori di ristrutturazione necessari all’apertura della Casa di Santa Rita. Si tratta, infatti, di un appartamento al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, dove sono ricoverati lontani dai loro affetti tanti malati che arrivano da fuori regione.
I lavori permetteranno di mettere a norma gli impianti e installare
il riscaldamento. Poi si procederà con la realizzazione della scala di ingresso
e, infine, con la rifinitura degli ambienti e degli arredi.
"La mia famiglia è sempre stata un punto di riferimento importante e una sicurezza fondamentale. Ho spesso bisogno di loro, dato che anche per fare cose che possono sembrare banali io ho bisogno di aiuto"
A parlare è Sara, che ha 23 anni e abita a Padova insieme a sua mamma e suo papà. Sara è nata con la spina bifida, una malformazione congenita della colonna vertebrale. Per questo dal bacino in giù è immobilizzata.
La Casa di Santa Rita è famiglia
"Quando sono stata ricoverata in ospedale ho avuto sempre i miei genitori al mio fianco e penso che questa sia stata veramente una grandissima fortuna, perché avere qualcuno che in quei momenti di difficoltà ti dà forza e conforto è molto importante"
Sara è stata fortunata a non essere mai stata separata dalla sua famiglia. Purtroppo non è così per tutti i malati che spesso sono soli in ospedale, perché sono lontani da casa e i loro cari non possono pagare le spese per stargli vicino. Per loro, le monache vogliono creare La Casa di Santa Rita, un appartamento di 240 mq, al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, centro specialistico d’eccellenza a livello nazionale.
Nel reparto di riabilitazione, sono ricoverati pazienti con malattie neurodegenerative, ortopediche e reumatiche, che spesso arrivano da altre regioni d’Italia. Perciò le agostiniane desiderano realizzare una vera casa dove accogliere gratuitamente tante famiglie che potranno essere vicine ai loro cari per tutto il periodo di cure, che durano fino a 90 gg.
Raggiungiamo insieme l’obiettivo
La Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, nata per esprimere concretamente la carità delle monache, sta raccogliendo i fondi per avviare ilavori di ristrutturazione della Casa di Santa Rita. Il primo obiettivo è raccogliere 130.000 euro per mettere a norma gli impianti e installare il riscaldamento. Poi si procederà con la realizzazione della scala di ingresso e la rifinitura di ambienti e arredi.
“Auguro a tutti di essere protagonisti della storia di salvezza e amore che racconta il Natale, portando speranza nelle vite di coloro che ne hanno più bisogno. Per noi il Natale quest’anno è la Casa di Santa Rita, per accogliere le famiglie dei malati, così come accogliamo Gesù. Tanti attendono questo dono, che possiamo realizzare insieme per chi si trova in un letto di ospedale, lontano dai propri affetti. Per loro abbiamo pensato di ristrutturare un appartamento al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, centro riabilitativo d’eccellenza nazionale. Lì vogliamo creare una vera casa dove accogliere gratuitamente le famiglie dei malati, ricoverati da tutta Italia. Per aprire al più presto, abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.
Parlano di accoglienza, famiglia e dono gli speciali auguri di Natale di Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che in queste festività è impegnata nella raccolta fondi per avviare i lavori e rendere quanto prima realtà il progetto delle agostiniane.
“La Casa di Santa Rita sarebbe perfetta per noi”
La Casa di Santa Rita vuol dire sicurezza, presenza e sostegno per tante famiglie che ogni giorno affrontano grandi sacrifici e per tanti malati costretti alla solitudine.
Tra loro c’è Sandro, dalla provincia di Pescara.
"Mia moglie è in una struttura di riabilitazione a 100 km e riesco ad andare da lei solo una volta a settimana. Sarebbe bello, invece, starle vicino sempre, perché le farebbe bene e anche a me. La Casa di Santa Rita sarebbe perfetta per noi. Perciò spero che i lavori si facciano in fretta e magari presto potremmo venire alla riabilitazione di Cascia".
Sandro ha 58 anni e da 27 convive con la sclerosi multipla. La sua malattia gli porta continui peggioramenti e senza la sedia a rotelle non riesce più a muoversi. La fisioterapia per lui è una costante, ma ha sempre potuto contare sulla presenza di sua moglie, mentre lei, dopo essere stata operata per un tumore, ora si trova da sola in un ospedale lontano dalla loro casa.
"Una volta sono andato per due mesi in un centro ad Imola. Ma mia moglie era con me e per questo avevo più entusiasmo. Se fossi stato da solo, non avrei visto l'ora di finire e scappare e magari non mi sarei dedicato molto alle terapie".
Ecco perché adesso Sandro sa che la solitudine non sta aiutando sua moglie ad affrontare al meglio il duro percorso riabilitativo, che ha davanti per tornare a camminare. Inoltre, anche lui ha bisogno del suo sostegno.
“Vedersi aprire le porte della Casa di Santa Rita – osserva la Priora – per Sandro e sua moglie significherebbe trovare finalmente una soluzione alle loro angosce. Ci sono tante famiglie in attesa di essere accolte e avere l’opportunità di lottare insieme ai loro cari per la propria vita. Aiutateci a far sì che questa attesa non sia ancora lunga”.
I lavori
Per accogliere gratuitamente le famiglie che non possono pagare una sistemazione in affitto o in albergo, garantendo la loro presenza ai malati, la Casa di Santa Rita ha bisogno di lavori di ristrutturazione. Su questi si concentra la raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che dal 2012 rende concreta la carità di cui le monache sono ambasciatrici. Il primo obiettivo è raccogliere 130.000 euro per mettere a norma gli impianti e installare il riscaldamento. Poi si realizzerà la scala di ingresso e, per finire, saranno rifiniti tutti gli ambienti, con la sistemazione dei vari arredi.
DONA ORA per i lavori di ristrutturazione necessari alla sistemazione della Casa di
Santa Rita e anche tu puoi fare in modo
che l’attesa di Sandro non sia troppo lunga!
Domani
è l’ultima domenica di Avvento. A Natale manca solo una settimana, ma il nostro
percorso non è finito. Ci attende il momento più importante e bello, quello
dell’incontro con Gesù, con Dio che si fa uomo per noi.
Ora,
infatti, il Signore attende la mia e la tua disponibilità per prolungare la Sua
presenza nel mondo. Cosa fare? Solo dire “eccomi”, come ha fatto Maria con
Gesù, rendendo possibile l’impossibile. Questo significa che ora il Signore ci
chiede di non avere paura di accoglierlo dentro di noi, ma anzi di aprire alla
sua presenza tutto il nostro spirito. Così potremo rinascere in Lui.E, attraverso
ognuno di noi, gli permetteremo di tornare davvero e di portare la salvezza
dell’amore a tutti.
Restiamo pronti e diciamo insieme “eccomi Signore”!
Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia
La quarta domenica di Avvento mette in evidenza il modo in cui Dio ha scelto di venire da noi. Facendosi carne, è entrato nella storia dell’umanità e condivide pienamente con noi la fragilità e la debolezza. Un puro atto di amore!
Anche noi siamo figli che vengono alla luce
“Gesù stesso ci dice che il Padre – osserva Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia – gli ha dato un corpo e lui lo offre per noi, offre la sua vita, per fare la volontà di Dio. E la volontà del Padre è che tutti noi diventiamo, anno dopo anno, figli che vengono alla luce“.
“Infatti, nella volontà del Padre troviamo la verità di noi stessi, che sta in una vita vissuta nell’amore. Questo il Padre ci offre e questo ci chiede, perché piena sia la nostra vita. Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza, dice Gesù ancora nel Vangelo di Giovanni”.
Camminiamo come Maria
“Il Vangelo di questa domenica – continua il Rettore – ci parla anche di Maria. Lei ha offerto il suo corpo perché sia abitato dal Figlio di Dio. E consegna a questa volontà di Dio, che lei fa totalmente propria, la sua esistenza. La vediamo mettersi in viaggio verso la casa di Elisabetta che stava per partorire e nel viaggio Gesù muove i primi passi. Scopriamo così che il camminare è proprio di Dio: Dio si mette in cammino, perché il camminare è proprio di chi ama. E chi ama si mette in cammino. La vita infatti è scendere per le strade, è incontrare le persone, perché in questo incontro – e solo in questo incontro – io capisco me stesso”.
“Ecco
– conclude Padre Luciano – questo tempo prezioso e santo di Avvento, che ci
prepara a incontrare Gesù, ci faccia riflettere
anche sui nostri incontri di ogni giorno. Siamo pronti, il Natale è ormai
alle porte. Accogliamo il Signore che viene! Il Salvatore della nostra vita!”.
Da oggi, giovedì 16 dicembre, nella Basilica di Santa Rita da Cascia inizia la Novena di Natale, celebrata al termine della Santa Messa delle ore 17:00.
Nove giorni durante i quali prepararci spiritualmente insieme alla nascita di Gesù. Rifletteremo sulla luce che Dio ci dona e che ci guida sempre e su come essere a nostra volta dei punti di riferimento per gli altri. Mediteremo sull’importanza di vivere veramente e pienamente la nostra umanità, perché attraverso la nostra vita Dio continui a farsi carne.
Vinceremo l’abitudine, rinnovando la gioia della scoperta dell’Amore e diremo “sì” al Signore,con impegno responsabile e consapevole. Ci metteremo in cammino verso il Natale, riconoscendo la bellezza dell’incontro con le persone. Canteremo la nostra gratitudine e, infine, impareremo a benedire, perché chi benedice Dio è benedetto!
Chi non potrà essere a Cascia, può scaricare i testi della Novena e pregare con noi da casa.
Per vivere insieme le feste, il 24 dicembre, Vigilia del Santo Natale, celebreremo in diretta streaming la veglia di Natale alle ore 23:30. Poi, alle ore 24:00 la tradizionale Santa Messa della notte di Natale. Presiederà Don Canzio Scarabottini, parroco di Cascia, concelebrerà tutta la comunità e canterà la Corale Santa Rita di Cascia. Le monache pregheranno dal matroneo.
I dottori lo davano per spacciato, ma io ho lottato, sono stata sempre al suo fianco e non l’ho mai lasciato solo
Inizia così il racconto di Cristina, moglie di Fabio che nel 2015 ha avuto un brutto incidente ed ha riportato un trauma cranico gravissimo. Cristina e Fabio, vivono in una frazione di Cascia e di colpo la loro vita si è trasformata.
Hanno affrontato un
doloroso calvario
“La ripresa è stata lunga e piena di sacrifici – continua Cristina. Per stare con Fabio ho lasciato il lavoro e per un anno e mezzo, anche con la neve e il gelo, ho fatto tutti i giorni avanti e indietro in macchina dagli ospedali. Prima da Cascia a Perugia, poi a Foligno e infine Trevi. Mi sono sacrificata tanto, ma sapevo che per Fabio era fondamentale avermi vicino”.
“C’era chi stava peggio e viveva in una sedia accanto al malato”
A dare forza a Cristina è
la speranza, oltre al sostegno dei suoi cari e di sua suocera. Essere vicina a
Fabio, dargli amore e accompagnarlo di nuovo alla vita, per lei è l’unica cosa
che conta. E, nonostante le difficoltà e le spese da sostenere con la sola
pensione di Fabio, dice di essere stata anche fortunata perché per tanti era
ancora peggio.
“Negli ospedali – ricorda, infatti – ho conosciuto tanta gente che veniva anche da più lontano. Chi se lo poteva permettere aveva una casa in affitto, invece chi non poteva pagare viveva su una sdraio vicino al malato che assisteva… per mesi e mesi”.
Una casa per accogliere le famiglie dei malati
Noi monache vogliamo stare accanto a chi vive quello che hanno passato Cristina e Fabio. E vogliamo farlo concretamente realizzando La Casa di Santa Rita, un appartamento aperto gratuitamente alle famiglie dei malati ricoverati all’Ospedale di Cascia, che è un centro d’eccellenza nazionale nel campo della riabilitazione. Ogni anno arrivano qui per un percorso di cure tanti malati da fuori regione e spesso sono soli, perché i loro cari non hanno le possibilità di pagare un albergo o un affitto.
“La casa che le monache vogliono creare qui a Cascia sarebbe una grazia per le famiglie. Chi donerà per iniziare i lavori, farà in modo che nessun malato si trovi da solo ad affrontare la malattia, perché avrà sempre vicino qualcuno che lo ama. Come io con Fabio”.
La Fondazione Santa Rita da Cascia onlus sta raccogliendo i fondi per
i lavori di ristrutturazione della Casa di Santa Rita. Non far mancare il tuo sostegno alle famiglie più provate!