Nel quarto Giovedì di Santa Rita continuiamo il nostro percorso attraverso le luci e ombre della vita famigliare, guidati da Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero di Santa Rita, e Padre Luciano De Michieli, Rettore della basilica. Oggi ci troviamo a confrontarci con un tema dolorosissimo del nostro tempo, riguardante le molte separazioni nelle coppie, che mettono in dubbio l’ideale e il progetto di un amore lungo tutta una vita.
L’amore come dono di sé
La Priora esordisce sottolineando come “l’amore, quando fondato su Dio, da eros-amore carnale, diventa agape, ossia un amore oblativo fondato sul dono di sé, in quanto Lui è la sorgente, l’Amore. Nelle coppie se non c’è questo aggancio vitale, la passione iniziale si affievolisce e viene a mancare il dono di sé al proprio partner, intenti solo a voler soddisfare il proprio desiderio di essere amati e colmare i propri bisogni. Passando, invece, dall’eros all’agape, con l’aiuto dello Spirito Santo, che conosce le profondità del cuore umano, la coppia anche nelle crisi coniugali troverà nuove vie d’intesa”.
“Ciò mostra – interviene da parte sua Padre Luciano – quanto sia importante crescere insieme e curare la relazione quotidianamente, per chiarirsi, non perdersi e ritrovarsi ogni giorno”.
Quando separarsi è l’unica soluzione
Cosa fare quando la separazione e il divorzio divengono la scelta senza via di ritorno?
Sta’ lontano dalle passioni della gioventù; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace
[…] Evita inoltre le discussioni sciocche e ignoranti, sapendo che provocano litigi. Un servo del Signore non deve essere litigioso, ma mite… capace di insegnare, paziente, dolce nel rimproverare quelli che gli si mettono contro […]
(2Tim, 2)
Evidenzia il Rettore: “È necessario continuare a lavorare ancora a lungo su se stessi, in modo tale che il rancore o la sensazione di non essere capaci di amare ed essere amati non prevalga. Il nostro cuore è fatto per amare, e questa è l’unica medicina e l’unica via di senso lungo cui camminare, soprattutto per i figli, già tanto provati dal senso di abbandono e insicurezza”.
Per il Padre è fondamentale la maturità dei coniugi separati nel relazionarsi con intelligenza e rispetto, mettendo al centro il bene dei figli più che il proprio interesse. ”È un balsamo – evidenzia – che ricompone il senso di fallimento e ridà credibilità al ruolo di madre e padre. Tutti sbagliamo, ma tutti abbiamo occasione di ricostruire, continuando ad amare”.
L’esempio di Rita
La perseveranza di Rita, che fin da giovane imparò a fare i conti con le sue passioni e il suo carattere, può essere una fonte d’ispirazione e guida sicura quando, nelle coppie in crisi o separate, si è tentati di cedere al male.
“Le coppie possono apprendere da lei l’arte del ricucire, imparando come esprimere il proprio disaccordo, senza inasprire e senza mai rinunciare al bene, un bene ispirato dalla grazia di Dio e che abita anche in un cuore ferito – conclude Padre Luciano – Possono chiedere che non venga mai meno la speranza, frutto di un impegno quotidiano di lotta al proprio risentimento e pregiudizio, rendendosi disponibili al perdono e alla rinnovata fiducia”.