Sulle pagine di Dalle Api alle Rose, la Rivista del Monastero Santa Rita da Cascia, l’agostiniano Padre Giovanni Scanavino si è interrogato sulla provenienza del coraggio, che definisce come la caratteristica dei santi.
“Loro arrivano a scelte che stupiscono per la sproporzione tra le loro umane possibilità, e la decisione sovrumana con cui le portano a termine. Da dove arriva questa decisione e la forza con cui riescono sempre a sfondare?”.
ISCRIVITI E RICEVI LA RIVISTA A CASA TUA
Il segreto è la fede
“Fidarsi di Dio – scrive Padre Scanavino – significa partecipare del suo stesso coraggio. Questo vuol dire che allora è fondamentale capire quanto conosciamo Dio”.
Santa Rita, prima e la Beata Fasce, poi, non a caso si sono nutrite della Parola di Dio, attraverso la quale hanno fatto esperienza di Dio stesso.
“La fede, per chi comincia a conoscere Dio, diventa una nuova identità e cresce proprio attraverso le prove. Pensiamoci… Se lui è con noi, che cosa possono fare quelli che sono contro di noi?”.
Il coraggio è un dono di Dio
Secondo Padre Scanavino, sorretti dalla fede, il coraggio diventa per noi proprio come lo Spirito di Dio: sempre presente e capace di spingerci a superare ogni avversità. Infatti, dice che il coraggio si compra solo gratis da Lui.
“Già Isaia ce lo ricordava: O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti (Isaia 55, 1-2)”.
“Appoggiamo – termina l’agostiniano – la nostra solitudine e le difficoltà che incontriamo sul cuore di Gesù e impareremo a dialogare in modo più profondo col Signore. Così, ritroveremo sempre il coraggio, anche quando capita di smarrirlo”.