Il Natale di Santa Rita da Cascia
Mercoledì 21 dicembre è andato in onda dal Santuario di Santa Rita da Cascia lo speciale della trasmissione “Di Buon Mattino” su Tv2000. È stato il modo, come ha ricordato dallo studio Padre Vittorino Grossi, direttore della nostra rivista “Dalle Api alle Rose”, per far entrare Santa Rita nelle nostre famiglie, “non solo con la sua preghiera, ma anche per come ha vissuto l’amore di Gesù Cristo per l’umanità, aiutandoci così a creare un clima che sa di affetto, sincerità e perdono”.
Padre Rettore, “Natale è fare famiglia e riscoprire il valore dell’accoglienza”
Il primo collegamento, in diretta da Cascia, accanto al presepe sull’altare della Basilica, è stato quello con Padre Luciano De Michieli, il Rettore della struttura, che ci ha ricordato come il Natale sia “fare famiglia” e sia un momento particolare per i casciani, in genere “trascurati” durante l’anno, a causa dell’afflusso dei pellegrini. “È un momento di grazia, intimità, vita familiare, come è il Natale – ha commentato – che ci insegna soprattutto ad accogliere Gesù, il quale si fa piccolo e ci chiede di essere abbracciato, imparando così ad accoglierci l’un l’altro, per poi accogliere le migliaia di pellegrini che arriveranno”.
Padre Luciano ha inoltre ricordato come sia possibile seguire tutte le celebrazioni dalla Basilica dal canale YouTube del Monastero di Cascia
Madre Priora, “Natale è riprendere possesso di una presenza che è sempre con noi”
Il secondo collegamento è avvenuto da un altro presepe, quello del coro, luogo di preghiera delle monache. Un vero e proprio regalo per tutti gli spettatori da uno spazio che è di clausura e quindi in genere non accessibile al pubblico. Questi momenti fanno parte di “un cammino, che si chiama Avvento – ha commentato la Madre Priora – In questi giorni è tutto un prepararci all’evento straordinario della nascita di Gesù. Prima che ricordare significa vivere oggi quello che Gesù ha fatto e fa per me nella vita. Ricordare il Natale, quindi, significa non solo fare memoria, ma anche riprendere possesso di una presenza che è sempre con noi”.
L’oblata Alessandra, “La mia vita al servizio di Santa Rita”
Il terzo collegamento è avvenuto dall’urna di Santa Rita con Alessandra Paoloni, la prima oblata secolare della comunità delle monache agostiniane di Cascia, ovvero una laica “aggregata spiritualmente” alla comunità monastica, che ha raccontato il suo percorso di fede. A partire dall’arrivo, quando aveva 9 anni, presso l’Alveare, il progetto di accoglienza sostenuto dal monastero, fino a decidere di mettersi al servizio dell’Ordine agostiniano e di Santa Rita, per trasmettere il suo messaggio, in particolare a supporto del ministero della Consolazione. Si tratta del servizio di ascolto e accoglienza proprio delle monache, che continua anche nei giorni delle feste natalizie, in presenza, per telefono, via mail oppure per lettera.
Infine, l’ultimo collegamento, ancora dall’urna, è stato affidato a Padre Luciano, che ci ha accompagnato nella preghiera finale e negli auguri per questi giorni santi.