Servire e amare erano la forza di Suor Antonia

Dalle pagine della Rivista Dalle Api alle Rose, oggi ricordiamo con voi la nostra Suor Antonia. Lo facciamo, tramite l’articolo scritto dalla direttrice editoriale Suor Giacomina Stuani, nell’ultimo numero del 2024. Per scoprire anche la sua forte vocazione!

Le sue mani, insieme alle labbra e al cuore, non si staccavano mai dal Rosario

Nel giorno dedicato al Signore, la prima domenica di settembre, ci ha lasciati per il Cielo Suor Antonia. Una vocazione adulta la sua, un po’ come gli operai dell’ultima ora che il padrone chiama a lavorare nella sua vigna alle 5 del pomeriggio… Lei però ha dedicato tutta la vita alla preghiera e al servizio.

Da anni stava nell’infermeria del monastero a causa di malattie varie. Quando il fisico ha cominciato a sentire i limiti dell’età togliendole la capacità di lavorare, le sue giornate erano colmate dalla preghiera continua. Le sue mani, insieme alle labbra e al cuore, non si staccavano mai dal Rosario. Quanti ne ha pregati per la comunità e per tutti! Sulle labbra il nome del Signore… “la sorgente della costituzione del tutto, la luce della verità che siamo chiamati a raggiungere e la fonte della felicità che siamo chiamati a bere” (S. Agostino, La Città di Dio, 8, 10, 2)

Servire e amare Gesù, il Dio dell’alleanza sponsale fatta di esclusività e dedizione tra lo Sposo e la sua sposa, servendo e avendo cura delle consorelle: ecco la vera forza per lei. Ha vissuto come le vergini sagge, senza mai far mancare l’olio alla sua lampada, con tanti sacrifici fatti con amore, serenità e felicità, non pensando mai a se stessa ma al bene degli altri.

Un cammino di fede e vigilanza illuminato dalla luce di Cristo, sorretto ogni giorno dalla sacralità della Parola, alimentato dal Pane di vita immortale, reso instancabile dalla forza di mani giunte nella preghiera, vero respiro della Bellezza. Grazie al Signore di te, cara sorella; con te vogliamo continuare a combattere la buona battaglia ed essere “più che vincitori per virtù di Colui che ci ama, Cristo Gesù, nostro Signore”, il Maestro che coglie i sospiri più nascosti del cuore. Deo gratias!

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