Secondo giovedì: nella vita di coppia non c’è amore senza perdono

L’amore non è bello se non è litigarello…

È passato qualche giorno dalla Festa di San Valentino, ma in questo secondo giovedì di Santa Rita vogliamo rimanere in tema, ancora attraverso i commenti di Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del nostro monastero, e Padre Luciano De Michieli, Rettore della nostra basilica. 

La riflessione di oggi parte dal famoso proverbio popolare: “l’amore non è bello, se non è litigarello”

“Questo detto – commenta la claustrale – racchiude una finezza educativa. Nei litigi e nelle crisi di coppia serve confrontarsi, ma con i modi più appropriati. Sì ad esprimere la propria opinione, evitando però di accusare e di ribattere per aver ragione a tutti i costi, ponendo invece la relazione al primo posto. Chi riesce nella coppia a fare questo esercizio di umiltà, riesce a trovare prima il modo per rompere il ghiaccio dell’irritazione e a ristabilire un dialogo”.

Continua Suor Maria Rosa: “Sant’Agostino suggerisce a noi monache e frati, quando insorgono litigi all’interno della comunità, di troncarli al più presto, perdonandoci scambievolmente, senza stare a discutere, per non arrivare al punto per cui “una pagliuzza diventi poi una trave”.

Crisi di coppia

Nella vita di coppia, ma anche in qualsiasi convivenza, ci sono inevitabilmente dei contrasti e delle crisi. Questi possono diventare motivo di allontanamento o un’occasione per conoscersi e unirsi sempre più profondamente. Alla base di tutto, come ricorda San Paolo, bisogna sperimentare l’amore e la misericordia di Dio, che ci permettono di rispondere al male con il bene. Questa esperienza è necessaria, altrimenti da soli non ce la faremo.

L’esempio di Rita

“La stessa Santa Rita, nella relazione con il suo Paolo, dal carattere forse troppo irruento – spiega Padre Luciano –  ha dimostrato che è possibile incontrarsi e “fondersi” sulla strada del perdono e della concordia”

Sopportare non vuol dire “ingoiare rospi”, perché questo renderebbe il cuore come uno stagno, ma farsi carico dell’altro senza giudizio, perché il perdono ha colmato la lacuna che si era creata. L’umiltà, simboleggiata nella storia di Rita da un ramo secco innaffiato che riprende a vivere, è anche lo stile della sua vita di coppia, vera ispirazione e segno di speranza per ogni coppia che a lei si affida.

GUARDA QUI LA MESSA DEL 2° GIOVEDÌ DI SANTA RITA

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