“La nostra preghiera a Santa Rita, alla quale quotidianamente affidiamo tutte le terre del mondo, oggi si fa ancora più grande per abbracciare in modo particolare il Libano, la cui ferita sgorga dolore anche a Cascia”.
A parlare è Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, che si è unita in preghiera insieme alle consorelle, affidando alla protezione e all’intercessione di Santa Rita il Libano.
Ieri (4 agosto) al porto di Beirut, infatti, si è verificata una catastrofica esplosione. Una vera strage, che le claustrali di Cascia seguono con apprensione. Auspicano che la Terra dei Cedri possa far fronte al più presto a questa emergenza e rialzarsi, più forte di prima.
Una terra profondamente legata a quella della santa degli impossibili, verso la quale i libanesi, non solo quelli di religione cattolica, nutrono immensa devozione. A sancire questo legame negli anni, in occasione delle celebrazioni del 22 maggio, due gemellaggi di fede con Beirut. Il più recente, quello del 2015 è stato suggellato dal dono della grande statua di Santa Rita, scolpita nella pietra libanese. Benedetta a San Pietro da Papa Francesco ed infine posta all’ingresso della città.
“Cascia – prosegue la Priora – custodisce un pezzo di cuore del Libano, rappresentato proprio dalla statua. È quindi a Santa Rita che ci rivolgiamo ora, con profonda fiducia. Mettiamo nelle sue mani tutte le vittime di questa ennesima tragedia, che colpisce il Libano creando una distruzione incalcolabile.
Preghiamo per i numerosi morti, i dispersi, i feriti, per le loro famiglie e per tutti coloro che hanno perduto le case e le attività. Santa Rita protegga Beirut e tutto il popolo libanese, alleviando le sue sofferenze, dandogli nuova forza e portando loro la speranza, quella che lei infonde nei cuori”.