Santa Rita rimane ancora oggi un faro di speranza per chi vive situazioni che sembrano senza via d’uscita. La sua storia invita ciascuno di noi a non perdere fiducia, ad offrire il dolore a Dio, a perseverare nella preghiera anche quando tutto appare oscuro. Rita testimonia che “nulla è impossibile a Dio”, soprattutto quando ci si affida a Lui con cuore umile e perseverante.
La forza della fede nelle prove della vita
La vita di Rita non fu facile: visse in un matrimonio difficile, segnato da violenze e conflitti, conobbe la sofferenza della vedovanza e il dolore più grande, la morte dei due figli. Eppure, in ogni situazione non scelse mai la disperazione: seppe rispondere con la pazienza, il perdono e la speranza. Questa capacità di trasformare il male in bene fece di lei una donna straordinaria, capace di testimoniare che nessuna ferita è così profonda da non poter essere guarita dall’amore di Dio.
Perché “santa dei casi impossibili”
Proprio perché nella sua vita tutto sembrava perduto, Rita è diventata la santa dei casi impossibili. Le porte che si chiudevano davanti a lei, per grazia di Dio si aprivano: dal perdono ai nemici, all’ingresso miracoloso in monastero, fino al dono della spina sulla fronte, segno della sua unione con Cristo sofferente. Dopo la morte, i miracoli attribuiti alla sua intercessione hanno confermato la fede del popolo cristiano, che in lei riconosce una mediatrice potente nei momenti più difficili.
Il segno delle rose: grazia che fiorisce
Il miracolo della rosa e dei fichi, ricevuto poco prima della morte, è l’immagine più bella della spiritualità di Rita: in pieno inverno, dal suo giardino a Roccaporena, Dio fece nascere un fiore e frutti maturi, segno che la grazia può sbocciare anche nelle stagioni più fredde della vita. Da allora, le rose sono il simbolo della sua intercessione e accompagnano i fedeli che la invocano nei casi disperati.
Una santa vicina a tutti
Dal 1900, anno della sua canonizzazione, fino ad oggi, milioni di fedeli nel mondo intero pregano Santa Rita come patrona dei casi impossibili. Il suo messaggio è universale: non esistono situazioni senza speranza quando ci si affida a Dio. Nel monastero di Cascia, le monache agostiniane custodiscono la sua eredità e accompagnano i pellegrini che, ogni anno, vengono a deporre davanti alla sua urna i loro fiori, le loro lacrime e le loro attese.
La speranza che non delude
Guardando a Santa Rita, impariamo che la vera forza
non sta nel cambiare da soli la realtà, ma nel lasciarsi cambiare da
Dio. Lei, che ha vissuto il dolore senza mai smettere di sperare, ci
insegna che le croci non sono la fine, ma la strada verso una vita nuova.
Santa Rita continua a ripetere, oggi come ieri: non temere, nulla è
impossibile a Dio.
Preghiera a Santa Rita per una causa impossibile
Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita, ricorro fiducioso di essere esaudito. Libera, ti prego, il mio povero cuore dalle angustie che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito, ricolmo di affanni.
Tu che fosti prescelta da Dio per avvocata dei casi più disperati, impetrami la grazia che ardentemente ti chiedo (esprimi qui la grazia che desideri).
Se le mie colpe ostacolano il compiersi dei miei desideri, ottienimi da Dio la grazia del ravvedimento e del perdono mediante una sincera confessione.
Non permettere che più a lungo io sparga lacrime di amarezza.
O santa della spina e della rosa, premia la mia grande speranza in te, e dovunque farò conoscere le grandi tue misericordie verso gli animi afflitti.
O Sposa di Gesù Crocifisso, aiutami a ben vivere e a ben morire.
Amen.