Il 22 ottobre si celebra San Giovanni Paolo II.Per ricordarlo vi riproponiamo un estratto del suo messaggio pronunciato in occasione del pellegrinaggio giubilare dei devoti di Santa Rita da Cascia, il 20 maggio 2000.
Il messaggio di Giovanni Paolo II
Radicata profondamente nell’amore di Cristo, Rita trovò nella sua fede incrollabile la forza per essere in ogni circostanza donna di pace.
Ma qual è il messaggio che questa Santa ci trasmette? È un messaggio che emerge dalla sua vita: umiltà ed obbedienza sono state la via sulla quale Rita ha camminato verso un’assimilazione sempre più perfetta al Crocifisso. La stigmata che brilla sulla sua fronte è l’autenticazione della sua maturità cristiana. Sulla Croce con Gesù, ella si è in certo modo laureata in quell’amore, che aveva già conosciuto ed espresso in modo eroico tra le mura di casa e nella partecipazione alle vicende della sua città. Seguendo la spiri tualità di sant’Agostino, si fece discepola del Crocifisso ed “esperta nel soffrire”, imparò a capire le pene del cuore umano.
Santa Rita e il genio femminile
La Santa di Cascia appartiene alla grande schiera delle donne cristiane che hanno avuto significativa incidenza sulla vita della Chiesa, come anche su quella della società (Lett. ap. Mulieris dignitatem, 27). Rita ha bene interpretato il “genio femminile”: l’ha vissuto intensamente sia nella maternità fisica che in quella spirituale. La sua lezione si concentra su questi elementi tipici di spiritualità: l’offerta del perdono e l’accettazione della sofferenza, non già per una forma di passiva rassegnazione […], ma per la forza di quell’amore verso Cristo che proprio nell’episodio della coronazione ha subìto, con le altre umiliazioni, un’atroce parodia della sua regalità (Insegnamenti V/1 [1982], 874).