Prima Domenica di Avvento “Vegliate!”: l’inizio di un cammino di luce e speranza

Con la Prima Domenica di Avvento la Chiesa apre un nuovo anno liturgico e invita ogni credente a intraprendere un cammino di attesa e di interiorità. L’Avvento non è un periodo qualsiasi: è il tempo in cui il cuore è chiamato a rallentare, ad ascoltare, a guardare con occhi nuovi ciò che spesso passa inosservato. È un tempo in cui la speranza prende forma, cresce lentamente e prepara la strada alla venuta del Signore.

Il Vangelo di questa prima domenica, tratto da Marco, offre un messaggio che risuona da secoli e che oggi appare più urgente che mai. Gesù dice: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento… Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!» (Mc 13,33-37). La vigilanza di cui parla non è carica di paura, né di ansia: è lo sguardo attento di chi ama, l’attesa di chi desidera incontrare qualcuno che gli sta a cuore. Vegliare significa essere pronti a riconoscere la presenza discreta di Dio, che non arriva con clamore ma si manifesta nei dettagli della vita quotidiana.

La domenica della speranza

La Prima Domenica di Avvento è tradizionalmente chiamata Domenica della Speranza. Viene accesa la prima candela: una piccola fiamma che rompe il buio e ricorda che, nonostante tutto, la luce è più forte delle ombre. La speranza cristiana non è un ottimismo superficiale, ma la certezza che Dio viene, che cammina con noi, che la sua fedeltà non viene mai meno. Anche nei tempi difficili, quando tutto sembra fragile, questa fiamma ci ricorda che nulla può spegnere la luce che il Signore accende.

L’attesa secondo Sant’Agostino

Sant’Agostino offre una chiave preziosa per comprendere il senso dell’Avvento quando afferma: «Tutta la vita del cristiano è un santo desiderio.»(Commento alla Prima Lettera di San Giovanni, Omelia 4,6)

Per Sant’Agostino, il desiderio non è mancanza, ma apertura. È lo spazio interiore che il cuore crea per accogliere il Signore. L’Avvento diventa allora il tempo in cui questo desiderio si purifica e si allarga, in cui la vita spirituale torna a respirare. È il momento in cui il credente impara di nuovo a orientare i propri desideri verso ciò che conta davvero: il bene, la pace, la luce. Attendere il Signore significa lasciare che il cuore si apra lentamente, che i pensieri trovino ordine, che la vita si lasci toccare dalla presenza di Dio che viene.

Santa Rita: donna della speranza che non si arrende

In questa Domenica della Speranza, lo sguardo della comunità si posa naturalmente su Santa Rita, che ha vissuto la speranza nei momenti più duri e dolorosi della vita. Rita ha attraversato sofferenze profonde, ma non ha mai smesso di credere che Dio avrebbe trasformato il male in bene. La sua speranza è stata attiva, concreta, vissuta attraverso la pazienza, la fede, la pace cercata anche nelle prove. Il suo esempio ci ricorda che la speranza non è evasione, ma una forza che trasforma, una luce che cresce nel cuore anche quando intorno sembra prevalere il buio.

Un augurio per l’inizio dell’Avvento

In questa Prima Domenica di Avvento, preghiamo perché la speranza si riaccenda nei cuori di tutti coloro che cercano luce e pace. Che questo tempo sia un invito a lasciarsi sorprendere dal Signore che viene a riconoscere la sua presenza nelle giornate di ogni giorno, a credere che nessuna notte è troppo lunga da impedire alla luce di rinascere.

Che la speranza della prima candela accompagni ogni famiglia, illumini i passi di chi soffre, e doni a ciascuno la gioia di riscoprire la vicinanza di Dio.

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