Il magazine online Vita non profit ha dedicato un’intervista molto approfondita a Luciana Delle Donne, dopo che la fondatrice di Made in Carcere ha ricevuto dal nostro monastero il primo Premio “Madre Maria Teresa Fasce”. Un riconoscimento che è stato voluto, nel nome della nostra storica Badessa, in modo da sostenere l’imprenditoria che nasce “da una carità solida e concreta, per un modello di sviluppo fondato non sul profitto ma sull’impatto sociale e umano”.
Delle Donne è stata infatti scelta per aver rinunciato a una carriera manageriale di successo, mettendo i suoi talenti al servizio del prossimo in un progetto imprenditoriale sociale. Si tratta appunto di Made in Carcere, marchio nato per offrire un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale a donne detenute, attraverso un progetto sartoriale per la produzione di accessori di abbigliamento realizzati con tessuti di scarto.
Un modo per, diffondere la filosofia della seconda opportunità (per le persone) e della doppia vita (per i tessuti), come riporta l’articolo di Vita. Nell’intervista Delle Donne ricorda come il nostro premio gli abbia toccato “il cuore perché mi hanno letta dentro, ripaga di tutta la fatica. Avere lo sguardo felice delle persone è una grande soddisfazione”
Oggi il progetto Made in Carcere è attivo nei penitenziari di Lecce, Trani, Taranto, Bari, Matera, coinvolgendo anche minori e uomini e producendo anche biscotti vegani biologici.