Questa domenica, 30 luglio, sarà la giornata mondiale dell’amicizia. Abbiamo pensato che fosse una buona occasione per riflettere insieme su questo valore che ha un ruolo fondamentale nella vita di ciascuno di noi.
E lo facciamo a partire da una “preghiera” del Papa del 2021: “La Bibbia dice che chi trova un amico trova un tesoro. Vorrei proporre a tutti di andare oltre i gruppi di amici e di costruire l’amicizia sociale, tanto necessaria per la buona convivenza. Ritrovarci soprattutto coi più poveri e vulnerabili. Il dialogo è il cammino per guardare la realtà in modo nuovo”.
L’Essenza dell’amicizia
Così, il Pontefice ci invita a costruire l’amicizia nella società, un’amicizia generalizzata ma non superficiale, quella che ci fa seminare gioia, sostegno e condivisione.
L’amicizia, infatti, è un legame speciale che va oltre il sangue e le parentele. Scrive il Papa, non è una “relazione fugace e passeggera”, ma un solido “rapporto di affetto che ci fa sentire uniti”. Ecco perché, l’amicizia non ha nulla a che fare con l’interesse personale ed è basata sul rispetto reciproco.
L’amicizia è uno dei doni più preziosi che Dio ci ha concesso. Essa è un segno tangibile dell’amore divino e ci avvicina gli uni agli altri, rendendo più ricca la nostra esistenza.
Una connessione spirituale
L’amicizia come valore da realizzare nella società, può avere un impatto profondo sulla nostra crescita, anche spirituale. Un amico fedele può incoraggiarci a vivere con coerenza i valori evangelici, a pregare insieme e a sostenersi nella fede. L’amicizia spirituale ci aiuta a superare le sfide della vita con la certezza che non siamo soli, ma accompagnati dallo Spirito Santo e da amici solidali.
San Paolo ci esorta nell’epistola ai Colossesi a rivestirci dell’amore che unisce e perfeziona ogni cosa (Col 3,14). Nell’amicizia, allora, l’amore diventa il collante che tiene uniti i cuori, permettendoci di condividere gioie e dolori, di essere presenti l’uno per l’altro e di crescere insieme.
L’importanza di compassione, dialogo e riconciliazione
Nella comunità possono esserci momenti di disaccordo e incomprensioni, anche tra amici. La compassione, ovvero quell’atto di altruismo e comprensione accompagnato dalla volontà di aiutare nel concreto e la capacità di perdonarsi reciprocamente sono essenziali per mantenere l’armonia nella società.
Gesù ci ha insegnato ad amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amati (Gv 13,34-35), e ciò include l’arduo compito di riconciliarci quando si verificano fratture nelle nostre relazioni.
Lo sapeva bene Santa Rita, che è la santa del dialogo, perché proprio nel parlare, nel coraggio di aprirsi davvero gli uni altri altri, c’è la chiave del successo di ogni legame. Senza il dialogo siamo porte chiuse: con il dialogo siamo ponti che non hanno limiti!
Più sociali e meno social
Nel nostro mondo moderno, le tecnologie digitali hanno cambiato il modo in cui ci relazioniamo. Anche se oggi “essere amici” è più facile che mai, è nostro dovere ricordare che l’amicizia va oltre i confini virtuali e richiede un impegno personale e autentico. Le amicizie reali, costruite sulla presenza e sulla comunione, sono doni che riflettono l’amore di Dio per noi e ci avvicinano sempre di più al Suo Cuore.
Coltiviamo, quindi, con cura e dedizione le amicizie che ci sono state affidate, rendendole uno strumento di grazia e santità nel nostro cammino.