La scorsa settimana abbiamo ricordato e celebrato i 75 anni dalla morte della nostra Beata Maria Teresa Fasce, la storica badessa del Monastero Santa Rita da Cascia, che è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II nel 1997. Quest’anno, saranno molti i momenti dedicati alla Fasce, poiché celebriamo il 25° anniversario della sua beatificazione.
Speciale Madre Fasce
Anche “Dalle Api alle Rose”, la rivista di Santa Rita da Cascia, creata proprio dalla Fasce nel 1923, esprime lo spirito di celebrazione che caratterizza tutto il 2022. Infatti, sfogliando la rivista di gennaio-febbraio trovate quattro pagine dedicate interamente alla Beata Teresa Fasce, da tutti conosciuta ieri e oggi come la Madre perché per 27 anni è stata Badessa del monastero.
All’interno di ogni numero della Rivista, lo speciale presenterà la figura, il pensiero e le opere della Beata Fasce, raccontando la storia di una donna, una monaca, che ha segnato il passato, il presente e il futuro di Cascia e di ogni persona che l’ha incontrata e di chi ancora oggi si avvicina a lei.
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Col cuore in cielo e i piedi in terra
Tanti saranno i temi attraverso i quali, tramite la Rivista, vi parleremo della Fasce. In questo primo speciale abbiamo approfondito un aspetto fondamentale della sua vita, ovvero il rapporto con la politica. Con le autorità, infatti, la beata si confrontò sempre con tenacia e carattere, sia a livello locale che nazionale. Questo portò tanti buoni frutti, tra cui la costruzione della Basilica di Santa Rita.
“La Beata Maria Teresa – scrive nell’articolo dello speciale lo storico Mauro Papalini – era donna di grande contemplazione con il cuore in cielo, ma era estremamente pratica e concreta, con i piedi per terra.
Specialmente dal 1925, quando si cominciò a progettare il nuovo tempio di Santa Rita, era importante avere buoni rapporti con le autorità politiche, data l’estrema difficoltà dell’impresa.
Il suo atteggiamento era di grande rispetto verso le autorità, mai di adulazione”.