Nel 13° giovedì, Rita muore e raggiunge la vita senza fine! Ogni anno, alla vigilia della festa, ricordiamo questo momento con la celebrazione del Transito di Santa Rita. Lo chiamiamo così per non dimenticare che la morte è un passaggio. È facile dimenticarlo, infatti spesso ci chiediamo il perché della morte. Eppure, il cristiano dovrebbe essere colui che sa che la morte non è la fine ma l’inizio di una vita nuova, quella vera, faccia a faccia con Dio, pronto ad abbracciarci.
Cosa di meglio può insegnarci, allora, la morte di Santa Rita se non la Vita? Lei, infatti, ci ricorda sempre che con Gesù la morte è strada per la Vita!
Ognuno di noi è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Da Lui veniamo, a Lui ritorniamo. Il traguardo della corsa della vita è Dio, perciò dobbiamo cercarlo con vivo desiderio. Come Santa Rita, cerchiamo le cose che ci avvicinano già ora alla casa del Padre e non quelle che invece ci fanno essere ancorati e fermi quaggiù. Impariamo a guardare all’eternità. Gli strumenti per farlo non ci mancano, sono nella Parola di Dio ogni giorno. Ascoltiamola e viviamola, così la fede e l’amore allargheranno i nostri orizzonti.
Suor Maria Rosa Bernardinis,
Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia