Secondo Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita, tutti abbiamo la grande responsabilità di accogliere il prossimo come nostro fratello. Come sperimenta sempre nel vivere la sua vocazione e l’accoglienza spirituale qui a Cascia, per l’agostiniano la fratellanza è un “miracolo” quotidiano.
Umiltà per aprirsi al prossimo
“Il nostro Santuario – dice il Rettore – è luogo di incontro dove le persone giungono con il loro pesante carico. Vengono per incontrare Santa Rita e, in lei, il Signore. Questo atteggiamento umile e bisognoso apre all’incontro, pone una fiducia nuova verso le sorelle e i fratelli che accolgono, siano monache, frati, volontari, negozianti o albergatori”.
È un dono essere fratelli e sorelle ogni giorno
Per il Rettore, così come per gli altri padri e le monache, la fratellanza è un impegno giornaliero e continuo. “Le persone aprono il cuore, ci affidano fiduciose il loro fardello di gioie o dolori, e ci chiedono di portarlo ai piedi di Rita, al cuore di Dio. Questa è la fraternità che emerge dalla nostra esperienza, un miracolo di unità e condivisione, un sentire che l’altro può capirmi e mettersi al mio fianco per accompagnarmi o per portare insieme ciò che da soli sembra insopportabile. È il dono, inaspettato, che il Signore fa crescere per insegnarci che siamo profondamente uniti”.
Rompere l’indifferenza che è un veleno
“Siamo tutti fratelli e sorelle in cammino – conclude il Rettore – cercatori di Dio alla scuola dei santi che ci indicano la strada. Rompiamo ogni isolamento, perché la preghiera squarcia i cieli, e lo Spirito che il Padre buono dona, ci inserisce in un popolo, in comunione con Lui e tra noi, spazzando via ogni veleno, soprattutto quello dell’indifferenza”.
LEGGI DALLE API ALLE ROSE
Trovi l’articolo completo del Rettore nel numero 1-2021.