Tra due giorni entriamo nella Quaresima che ci conduce alla Pasqua, il momento più importante della vita di noi cristiani. Perciò, da subito è necessario prepararci e compiere un percorso di conversione del cuore. Per farlo vogliamo darvi una chiave, che sia in grado di aprire il mondo di tutti al cambiamento.
Questa chiave, si può trovare nell’esempio delle donne, che hanno sempre dimostrato di avere uno sguardo diverso. Così ha scritto Suor Giacomina Stuani, economa del Monastero Santa Rita da Cascia, nell’editoriale dell’ultimo numero della Rivista “Dalle Api alle Rose”, di cui è direttore editoriale.
Grido di gioia, amore e vita
“Nella prima Pasqua – osserva Suor Giacomina – lo stesso Gesù affidò alle donne un compito essenziale: l’annuncio della Risurrezione, la vittoria sulla morte compiuta per noi. Quella mattina al sepolcro c’erano la Madonna, Maria di Màgdala e Maria di Cleofa. A loro, la Provvidenza consegnò in anteprima il messaggio sul quale si fonda la nostra intera fede e quel grido di gioia, amore e vita arrivò al mondo intero”.
Fede e coraggio sono le nostre guide
La voce di quelle tre donne fu così potente che anche oggi raggiunge tutti, perfino i cuori più duri. “Senza – prosegue Suor Giacomina – non ci sarebbe la Pasqua e neppure la Chiesa, figlia e madre di quell’annuncio, reso possibile dal coraggio e dalla fede delle donne, che hanno creduto e seguito sempre Gesù, dalla nascita alla croce, fino alla Vita nuova!”.
La via giusta: donne e uomini insieme
Qual è il sentiero da percorrere, ce lo dice lo stesso Dio. “Come ha fatto Lui – sottolinea l’agostiniana – entriamo nella Pasqua attraverso le donne, che ne sono ancora la chiave. In tempi in cui le figure femminili erano sottomesse al potere degli uomini, scegliendo le donne Dio ci sorprende. La Sua decisione non è in senso gerarchico, anzi così ci indica la via giusta, quella della collaborazione tra maschile e femminile perché la presenza di ognuno sia davvero feconda”.
Uno sguardo nuovo
“Oggi, le donne, che sono state protagoniste della Risurrezione, non solo sono ai margini ma spesso sono costrette a fermarsi alla ‘Passione’, ad essere vittime degli uomini. Eppure, le loro voci parlano ancora di gioia, amore e vita, perché sanno affrontare l’oscurità anticipando l’alba e vedere la bellezza di un nuovo giorno.
Impariamo da Dio la strada del rispetto e della parità. E, dalle donne prendiamo la capacità di guardare avanti ed essere aperte all’incredibile. Perché Cristo vive, gridiamolo ancora e sempre, donne e uomini insieme!”.