In pellegrinaggio verso Cristo e nel profondo di noi stessi: 2° Giovedì di Santa Rita

Procediamo il cammino dei 15 Giovedì di Santa Rita, che quest’anno si svolge nel cuore del Giubileo e ci condurrà alla Festa del 22 maggio.

Con le riflessioni delle monache del Monastero Santa Rita da Cascia e dell’agostiniano Padre Pasquale Cormio, ti invitiamo a partecipare alla nostra missione. Porta la Speranza insieme a Santa Rita!

2° tappa: essere pellegrini: la vera meta è in noi

Il Giubileo ci esorta a metterci in cammino come pellegrini, pellegrini di speranza. Ma partiamo dal senso del pellegrinare. Nel Libro della Genesi, Dio rivolge ad Abramo questo comando: “Esci dalla tua terra e va dove io ti indicherò!”. L’esperienza di esodo del popolo di Israele è il prototipo per ogni fedele. Il pellegrinare di Abramo lo porta costantemente a toccare il suo limite, il suo peccato; allo stesso tempo lo sprona a non arrendersi, a guardare in alto, a fare esperienza della presenza costante di Dio, che lo accompagna sempre nella sua vita, nel suo cammino, nelle sue necessità.

Ecco, allora il senso del cammino nel tempo giubilare. E’ un movimento interiore, che ci spinge a centrare la nostra vita in Cristo. Nulla vale attraversare le vie dell’Italia e giungere a Roma o in qualche altro luogo santo, se non abbiamo intravisto in noi la meta da raggiungere: l’incontro con il Signore Gesù.

Richiede impegno, fatica, costanza; ma il desiderio è rafforzato dall’amore che rende lo sforzo gioioso e appagante.

Diventiamo portatori di speranza

In un’epoca di incertezza e sconvolgimenti mondiali, in cui è più facile disperare che alimentare un vivo desiderio di bene, il Giubileo ci esorta a metterci in cammino e a farlo come pellegrini di speranza. A intraprendere un viaggio spirituale verso una maggiore consapevolezza della misericordia divina e un impegno più profondo per diffondere l’amore e la compassione nel mondo.

Si tratta di essere promotori di una grande sfida: portare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risorto, come annuncio di speranza. Fissare lo sguardo sulla virtù della speranza, ci consente di guardare al futuro con animo fiducioso.

L’esempio di Santa Rita

Tutti sentiamo la necessità di ritrovare le ragioni della speranza, per affrontare le difficoltà che incontriamo. E grazie all’esperienza dei santi, testimoni e intercessori, ci sentiamo rinfrancati nello spirito e motivati.

Santa Rita è un grande esempio per la sua straordinaria quotidianità, che ascolta il grido di tutti noi, indirizzandoci a far sì che il male non abbia l’ultima parola. Vincendolo, uniti a Cristo, con l’amore da Lui ricevuto.

Il biografo Agostino Cavallucci è con queste parole che descrive la preparazione al pellegrinaggio verso Roma di Santa Rita nel 1450: «Non si moveva per questo viaggio, se prima non sentiva, che tale fosse il volere del suo Signore Gesù Cristo, e in ogni azione, per ben piccola che fosse, prima si raccomandava al suo caro ed amoroso Signore». Rita vive sempre protesa a Cristo e come Cristo giunge alla Croce sempre e solo per amore.

In Cristo Rita ritrova la forza per non arrendersi, per non fermarsi, per confidare non semplicemente nella buona sorte – come spesso potrebbe capitarci di fare – ma nella consapevolezza che non delude né illude, una speranza che è fondata sulla fede ed è nutrita dalla carità.

Allora, come Abramo e come Rita, possiamo metterci in un cammino che tende verso la Croce, ma come àncora di salvezza.

Oggi, dalle 16.30 partecipa alla Celebrazione Solenne del 2° Giovedì di Santa Rita, in DIRETTA DALLA BASILICA DI CASCIA, preceduta dalla recita della Coroncina di Santa Rita. 
CLICCA QUI!

Iscriviti alla newsletter

Inserisci la tua mail per restare sempre aggiornato su tutte le novità e le iniziative del Monastero.