Unisciti anche tu alla raccolta fondi natalizia della nostra Fondazione Santa Rita da Cascia in favore dei più fragili. In particolare sosterremo due innovativi progetti di ippoterapia (Ravenna) e canottaggio terapia (Napoli), che garantiscono inclusione, autonomia e normalità a 60 bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità intellettiva, tra cui l’autismo.
Dona speranza e ricevi un anno intero di speranza con il Vademecum 2025, realizzato dalle monache!
Donare speranza e un futuro rosa a chi ha bisogno d’aiuto. In particolare cambiando lo sguardo sulla disabilità intellettiva e l’autismo, per una reale inclusione attraverso lo sport.
Con questa missione la Fondazione Santa Rita da Cascia ha lanciato la sua campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di Natale. “Il futuro è rosa”, per sostenere i fragili.
L’obiettivo è raccogliere oltre 170mila euro per due progetti in cui una pratica sportiva, ampiamente usata come terapia complementare, viene declinata in maniera diversa.
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Presso il Villaggio Lakota di Ammonite, nella campagna ravennate, l’ippoterapia diventa equitazione integrata, in quanto non prevede la presenza di psicologi, fisioterapisti e medici, ma si basa unicamente sulla competenza dell’istruttrice, una sportiva che unisce la conoscenza della disabilità alla profonda esperienza del cavallo, ai fini dell’inclusione.
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Presso la realtà dell’Accademia del Remo di Napoli, una pratica ludico-sportiva come il canottaggio diventa, con un approccio medico-scientifico, una vera terapia e uno sport praticato a livello agonistico.
Per te il Vademecum 2025, per un anno di speranza
Chi donerà speranza, sostenendo i più fragili e la disabilità, riceverà a sua volta speranza, con il Vademecum 2025, in un percorso per mantenerla viva durante tutto l’anno.
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Si tratta di un prezioso strumento che potrà essere utile ogni giorno per annotare appuntamenti, riflessioni e propositi. Insieme a date importanti della comunità e messaggi ispiratori delle monache, che nel 2012 hanno creato la Fondazione per rendere più strutturata la solidarietà. La donazione minima richiesta per il vademecum è di 18 euro.
La Priora: “Rendiamo reale la speranza di Santa Rita, per riscoprirci più umani, aiutando gli altri”
“In attesa del Natale e del nuovo anno, nell’epoca di disumanizzazione che stiamo vivendo, vogliamo invitare tutti a vivere il 2025 coltivando ogni giorno la speranza, per sé e per gli altri, guardando così al futuro con occhi nuovi. Commenta Suor Maria Rosa Bernardinis, Presidente della Fondazione e Madre Priora del Monastero.
“Chi dona permette alla Fondazione di rendere a sua volta reale la speranza che Santa Rita incarna, in sostegno dei più fragili, attraverso i suoi progetti di solidarietà. Una speranza che andrà a supportare in particolare bambini e giovani con disabilità intellettiva, tra cui l’autismo, permettendo loro una reale inclusione attraverso lo sport. Il vero problema sono i pregiudizi e l’incapacità di guardare oltre le etichette che persistono nella nostra società. Spesso, vediamo solo i loro limiti, senza considerarli come essere umani con la loro unicità e le loro potenzialità da rendere reali, offrendo loro le stesse opportunità dei loro coetanei, in modo che si sentano parte integrante e attiva della comunità”.
Lo sport è di tutti
I progetti testimoniano concretamente questo approccio, permettendo ai bambini e giovani adulti cui sono destinati di esprimersi, integrarsi e sviluppare nuove abilità, in contesti economici spesso difficili. Presso il Villaggio Lakota di Ammonite, l’ippoterapia ha già aiutato Elena, 16 anni, a superare la paura degli animali. E Filippo, 14 anni, a sviluppare consapevolezza e maggiore autocontrollo. Nel quartiere napoletano di Soccavo, presso la realtà unica dell’Accademia del Remo, Lorenzo, 30 anni, ha sperimentato un “salto quantico” nel suo sviluppo personale.
I fondi raccolti dalla Fondazione mirano a sostenere i costi delle lezioni e del tondino – la struttura coperta sotto cui svolgerle in caso di freddo e pioggia – per l’ippoterapia, per un contributo triennale di oltre 139mila euro. Ai ragazzi del canottaggio si vuole invece destinare un van, per favorire i loro spostamenti in caso di allenamenti e trasferte per le gare. Oltre a sostenere i costi dei collaboratori, per un totale di 31mila euro.