Il Giubileo della Speranza 2025, aperto lo scorso dicembre, è stato per la Chiesa universale un vero anno di grazie. In questo tempo di rinnovamento spirituale, tanti pellegrini hanno varcato la Porta Santa per chiedere perdono, ricevere misericordia e rafforzare la propria fede. Ora che ci avviciniamo alla sua conclusione, un appuntamento speciale si prepara a illuminare Roma e il cuore dei fedeli: il Giubileo dei Migranti e del Mondo Missionario, che si terrà il 4 e il 5 ottobre 2025, in concomitanza con la 111ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Migranti e missionari: segni di una Chiesa in cammino
Questo evento porta insieme due esperienze profondamente legate: quella del migrante e quella del missionario. Il migrante lascia la propria terra spesso per necessità o per cercare un futuro migliore; il missionario parte per annunciare il Vangelo e condividere la vita con popoli lontani. Entrambi testimoniano il coraggio di mettersi in cammino, di oltrepassare confini, di aprirsi a nuove culture e di portare nel mondo un messaggio di speranza. Come ha ricordato Papa Leone XIV, sono “segni concreti di una Chiesa in uscita, che non ha paura di camminare con l’umanità”.
Due giornate di incontro e festa
Il Giubileo dei Migranti e del Mondo Missionario vivrà momenti intensi e significativi. Sabato 4 ottobre, in Piazza San Pietro, i fedeli si raduneranno per l’incontro con il Santo Padre, proseguendo poi con il pellegrinaggio alla Porta Santa e le celebrazioni penitenziali. Domenica 5 ottobre, sempre in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV presiederà la Santa Messa che unirà migranti, missionari e comunità cristiane in un’unica grande celebrazione. Nel pomeriggio, ai Giardini di Castel Sant’Angelo, prenderà vita la Festa dei Popoli, un’occasione di fraternità animata da testimonianze, musica e incontri tra culture diverse.
Santa Rita, testimone di pace e riconciliazione
Per noi che guardiamo a Santa Rita come modello di pace e riconciliazione, questo evento rappresenta un invito a vivere con cuore aperto la dimensione dell’accoglienza. Santa Rita, pellegrina instancabile di amore e di speranza, ci ricorda che ogni vita è vocazione all’incontro. Il Giubileo dei Migranti e del Mondo Missionario diventa così anche per noi un’occasione per riconoscere nei cammini dei popoli un dono prezioso e per trasformare le sfide della storia in storie di fraternità universale.