Si celebra il 6 gennaio 2026 la Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi (GMMR), appuntamento annuale promosso dalla Chiesa Cattolica per coinvolgere bambini e preadolescenti nel cammino missionario universale. Una giornata che invita i più giovani a scoprire che anche loro possono essere protagonisti della missione, attraverso la preghiera, la condivisione e gesti concreti di solidarietà.

La GMMR viene tradizionalmente celebrata il 6 gennaio, nella Solennità dell’Epifania, festa che ricorda la manifestazione di Gesù a tutti i popoli. Una data dal forte valore simbolico, che richiama la vocazione missionaria di ogni battezzato, chiamato ad annunciare il Vangelo senza confini.

Il significato della Giornata

Al centro della Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi c’è l’idea che la missione non sia riservata agli adulti o ai missionari “lontani”, ma che ogni bambino possa contribuire, con semplicità e gioia, alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno. La GMMR aiuta i ragazzi a sentirsi parte di una Chiesa viva e universale, attenta alle necessità dei più poveri e vulnerabili.

Attraverso questa iniziativa, i bambini vengono educati a uno sguardo aperto sul mondo, imparando a pregare per i loro coetanei che vivono in situazioni di difficoltà e a sostenere, anche con piccoli gesti, i progetti missionari nei Paesi più fragili.

Celebrazioni e iniziative nelle comunità

In tutta Italia e nel mondo, la Giornata viene animata nelle parrocchie, nelle scuole e nei gruppi di catechesi con celebrazioni eucaristiche dedicate, momenti di preghiera, attività ludico-educative e testimonianze missionarie. Le iniziative sono pensate per aiutare i ragazzi a comprendere che la missione è prima di tutto incontro, ascolto e condivisione.

Fondamentale il ruolo di catechisti, educatori e famiglie, chiamati ad accompagnare i più piccoli in un percorso che unisce fede, solidarietà e responsabilità.

Uno sguardo al futuro

La Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi rappresenta anche un investimento sul futuro della Chiesa: educare oggi bambini e preadolescenti alla missione significa formare adulti consapevoli, aperti e solidali. Un messaggio forte, che ricorda come la speranza possa nascere anche dai più piccoli e come ogni gesto, anche il più semplice, possa diventare segno concreto di fraternità e pace.