“Auschwitz non finisce mai, perché gli uomini continuano a riproporre nuovi genocidi”.
“Questa affermazione di Moshe Bejski, uno dei salvati della lista di Oskar Schindler, nonché grande artefice del Giardino dei Giusti di Yad Vashem di Gerusalemme, che ha ispirato anche quello di Milano, viene confermata da quanto sta accadendo con la guerra in Ucraina, con la repressione delle donne in Iran, con il respingimento dei migranti, solo per fare alcuni esempi. Il male si sconfigge facendo il bene, per questo è fondamentale continuare a fare memoria, che significa ricordare, ma anche agire nel presente, per evitare che altre tragedie terribili e atrocità di massa si perpetuino nella storia”.
Esordisce così Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, per la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime dell’Olocausto, che ricorre in tutto il mondo il 27 gennaio, come designato dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del novembre 2005.
Il pericolo dell’oblio
“Il primo pericolo è quello dell’oblio, ora che i testimoni diretti di quel terribile genocidio stanno ormai scomparendo, come ha ricordato anche la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto – ha evidenziato la claustrale – Per questo è importante continuare a fare esercizio di memoria, soprattutto tra i più giovani e nelle scuole”.
Seguiamo l’esempio di Santa Rita
“In secondo luogo, scegliamo anche noi di superare l’indifferenza e metterci in gioco in prima persona contro i mali dei nostri tempi – ha continuato Suor Maria Rosa – In questo possiamo prendere esempio dalla nostra amata Santa Rita, che ha scelto la strada del perdono e dell’amore piuttosto che quello dell’odio. Il pericolo di quello di sentirsi assolti, come se certe tragedie non potessero ripetersi o non ci toccassero in prima persona. Mentre è ciò che continua ad accadere sotto i nostri occhi, ogni volta che dimentichiamo il valore di ogni vita umana”.
Una preghiera per le vittime dell’odio
“Per intercessione di Santa Rita – ha concluso la Priora – preghiamo il Signore per tutte le vittime dell’odio e della violenza nel mondo, quelle di ieri e quelle di oggi, e perché converta il cuore degli uomini al potere che perpetrano il male”.