“Un amico fedele è medicina che dà vita”, così è scritto nella Bibbia, nel libro del Siracide. Non c’è, infatti, medicina più forte e più efficace per le nostre ferite, in tutte le cose terrene, che avere accanto chi soffre o gioisce insieme a noi.

Avere amici allunga e migliora la nostra vita. Sembra banale, ma è scientificamente provato. Abbiamo bisogno di sfogarci con qualcuno, di condividere i dolori e le gioie, di confrontarci sui problemi come sui successi. In questo modo possiamo accorgerci che c’è anche un altro punto di vista dal quale guardare a ciò che ci succede.

Amico Gesù

Gesù è la vera luce e il modello riassunto dalle parole: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Lui è il centro e il culmine di questo Amore, tanto immenso da dare la vita per i propri amici, che siamo tutti noi.

Gesù, infatti, ci considera suoi amici. Crocifisso, davanti a nemici, traditori, rinnegatori, Lui ha mostrato il suo amore, gratuito e innegabile, quello di “restare” fino in fondo, dando compimento alla sua esistenza. Gesù è sempre e comunque nostro amico fedele e in Lui possiamo trovare riparo, consolazione e speranza.

L’amicizia è il mezzo per raggiungere il fine, che è Dio

“Così in tutte le cose umane nulla è caro all’uomo senza un amico”, scrive Sant’Agostino nella Lettera 130. Lui amava l’amicizia, non era fatto per stare da solo. Amava la solitudine intesa come interiorità, il rientrare in se stessi, ma per poi stare con gli altri, perché era convinto che la natura dell’uomo è sociale.

Ancora Agostino ci dice: “Se ami la sicurezza, desidera essere in amicizia con Cristo. Egli desidera essere tuo ospite. Preparagli il posto. Che significa: Preparagli il posto? Non amare te stesso; ama Lui” (Esposizione al salmo 131,6).

Gesù non abbandona mai quelli che ama e noi siamo tra quelli!
Non scordiamocelo!

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