Oggi noi monache festeggiamo gli 83 anni dell’Alveare di Santa Rita. Il progetto di accoglienza per bambine e bambini che arrivano da famiglie in difficoltà economica e sociale e che, con l’aiuto di educatrici professioniste, cresciamo nell’amore, per costruire un futuro migliore. Proprio il 24 settembre 1938, la prima bambina venne accolta dalla Badessa, Madre Maria Teresa Fasce, oggi Beata, che ha fondato l’Alveare, segnando la storia.
Innamorata di Santa Rita
Maria nasce il 27 dicembre 1881 a Torriglia, provincia di Genova. La sua è una famiglia borghese, molto religiosa. Ha 19 anni quando “incontra” Santa Rita, da poco dichiarata santa. Per lei è un colpo di fulmine: matura definitivamente il desiderio di diventare suora e, anche contro la sua famiglia che la voleva vicina, sceglie il monastero di Cascia, proprio per seguire i passi di Rita.
Badessa per 27 anni
Il Monastero Santa Rita da Cascia accoglie Maria a 25 anni, quando inizia il noviziato nella notte di Natale, prendendo il nome di Suor Maria Teresa Fasce. Un anno dopo, nella stessa Solennità, sancisce coi voti religiosi la sua consacrazione. Attraversando prove e difficoltà, Suor Maria Teresa fortifica la sua vocazione e nel 1912, fa la professione solenne. Poco dopo, viene nominata Maestra delle Novizie, per le quali è una perfetta guida spirituale. Al termine di questo incarico, è scelta come Vicaria e, infine, nel 1920 è eletta Badessa, ruolo che ricoprirà per 9 volte di seguito, ben 27 anni, fino alla morte. Perciò, è conosciuta come “La Madre”.
Preghiera e azione
Per lei affidarsi alla Provvidenza non significa aspettare, ma pregare e agire. Durante gli anni bui della guerra, per tutti i bisognosi è una madre affettuosa, sempre presente e forse attraverso di loro, comprende quanto sia importante diffondere ancor di più il culto di Santa Rita nel mondo. Grazie alla sua tenacia, riesce così a realizzare opere che esistono ancora oggi a Cascia, come la Basilica, costruita con le offerte che chiedeva tramite Dalle Api alle Rose, la rivista che ancora oggi è per tutti la voce di Santa Rita. E poi, l’Alveare di Santa Rita, nel quale esprime tutto il suo speciale spirito materno, cambiando la vita di tante bambine.
La malattia e la beatificazione
Da quando diventa Badessa, la Fasce viene colpita da un tumore al seno, una malattia che affronta come un dono, proprio come Rita con la stimmata, e lo chiama “il mio tesoro”. I problemi di salute sono tanti ma il suo spirito non si è mai spento, neppure dopo la morte che arriva il 18 gennaio 1947. Le sue spoglie benedette riposano nella Basilica Inferiore di Cascia. Nel 1997, San Giovanni Paolo II la proclama beata: è il 12 ottobre, giorno in cui ricorre ogni anno la sua festa.
Nel 2022, celebreremo i 25 anni della sua beatificazione!