Si è conclusa con emozione e partecipazione profonda la Festa di Santa Rita 2025, che ha trasformato ancora una volta Cascia in un luogo di preghiera, accoglienza e speranza. Migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo hanno riempito la città, testimoniando il legame indissolubile che unisce i fedeli alla Santa degli impossibili. Un momento di grande intensità spirituale, arricchito da riflessioni profonde sulla pace, il perdono, la dignità della vita e la necessità di costruire ogni giorno relazioni autentiche.
Badessa Maria Grazia Cossu: “La pace è una scelta quotidiana”
Nel suo saluto alla comunità, Suor Maria Grazia Cossu, Badessa del Monastero Santa Rita da Cascia, ha ricordato il significato più profondo della vita di Santa Rita:
“In un mondo lacerato dai conflitti, Santa Rita ci ricorda che la pace è una scelta quotidiana, fatta di perdono, ascolto e riconciliazione. Solo così possiamo disarmare davvero i nostri cuori e quelli del mondo”.
Un messaggio che risuona con forza nel cuore della Festa, proprio mentre il mondo assiste a drammi in luoghi feriti come l’Ucraina, la Terra Santa e la Striscia di Gaza. Suor Maria Grazia ha raccolto l’invito di Papa Leone XIV, unendosi alla sua preghiera per la pace e per l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari dove c’è più bisogno.
Cardinale Reina: “Vincere il male con un di più d’amore”
Il Solenne Pontificale del 22 maggio, presieduto da S.E. Cardinale Baldassare Reina, è stato il cuore spirituale della Festa. Nell’omelia, il Cardinale ha lanciato un forte appello contro la violenza e la vendetta:
“Il male si supera con il doppio dell’amore. Non con la vendetta, ma con un bene più grande. Santa Rita non si è lasciata sopraffare dal dolore: ha perdonato, trasformando la ferita in speranza”.
Un passaggio toccante è stato dedicato alla drammatica realtà della violenza sulle donne:
“I femminicidi sono la ferita di una società che ha smarrito la sua umanità. La vita umana non si tocca, mai”. E infine, un accorato richiamo alla necessità di disarmare il linguaggio, i sentimenti, il cuore, per costruire relazioni fondate sulla gentilezza e sulla cura. È questo, ha detto, il vero profumo della santità: non artificiale, ma fatto di fraternità, accoglienza e umanità autentica.
Il saluto del Papa e un legame che dura nel tempo
Grande commozione anche per il messaggio di auguri inviato da Papa Leone XIV, già Priore Generale degli Agostiniani e per dodici anni presenza costante a Cascia in occasione della Festa. A portare il suo saluto, Padre Alejandro Moral, attuale Priore Generale, che ha celebrato la Messa nella Basilica e partecipato all’arrivo della Fiaccola della Pace.
Un gesto che conferma l’affetto profondo
del Pontefice per Cascia e per Santa Rita, simbolo universale di speranza,
riconciliazione e pace. Come ha ricordato il Sindaco Mario De Carolis,
il legame tra Papa Leone e Cascia è “autentico, concreto e indimenticabile”.
La Festa di Santa Rita 2025 si chiude, ma il suo messaggio resta vivo:
un invito a coltivare la pace nel quotidiano, ad amare con più forza, a
custodire ogni vita come unica e sacra. Che da Cascia possa continuare a
diffondersi nel mondo il profumo della santità, della compassione e
dell’umanità vera. Santa Rita, prega per noi.