“L’Epifania, ovvero la “manifestazione” del Signore, è l’inizio della rivelazione della grandezza del bimbo Gesù, nonché predizione del dono della sua Vita, morte e resurrezione per noi”. Così inizia il messaggio di Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Cascia, in occasione dell’Epifania.
I primi testimoni: i pastori e i sapienti
Continua il religioso: “I magi portano oro per la Sua regalità, incenso a Colui che è Dio, mirra per Colui che darà la vita per la nostra salvezza. Tre saggi uomini stranieri, venuti dall’oriente ove sorge il sole, portano i loro doni simbolo della comprensione della realtà”.
E poi spiega ancora: “I primi testimoni della nascita del Signore sono quindi due tipologie di persone molto diverse tra loro, ma che chiaramente indicano ciò che non deve mancare in noi per essere veri discepoli di Gesù”.
“Dapprima arrivano i pastori, umili e forse ignoranti, ma che sanno come aver cura delle loro pecore e che c’è un nemico da cui difendersi – chiarisce il Padre Rettore – Sono i primi ad esser chiamati, i primi a vedere Gesù perché solo gli umili e i semplici possono riconoscerlo. Solo dopo giungono i tre sapienti che vengono da paesi lontani, a significare che Gesù è venuto per ogni uomo della terra e che chi è cercatore di Dio e osservatore del creato, lo troverà”.
Uomo “come noi per farci come Lui”
“Perché Dio si è fatto carne. Si è fatto uomo “come noi per farci come Lui”, come recita una nota canzone”, approfondisce il Padre Rettore, per poi concludere: “Davanti ad un amore così grande anche noi siamo invitati ad accogliere il “Dono” Cristo Gesù. Sedendoci a tavola con Lui, diverremo anche noi dono che sa di pane per la vita del mondo”.