Nella Basilica di Santa Rita, domani pomeriggio, Suor Maria Pia Conversa celebrerà il suo 60° anniversario di Professione solenne. La sua è una testimonianza di gratitudine al Signore che può essere esempio per tutti noi.
Nata a Noicattaro, provincia di Bari, entra nel Monastero di Santa Rita il 16 novembre del 1962. Oggi ha 83 anni e ringrazia il Signore che gli ha insegnato a vivere il dono di se stessa nella preghiera e nella vita quotidiana.
A 21 anni avevo solo un sogno, oggi ho tutta una vita in cui piano piano ho preso consapevolezza di essere nella mani della Sua misericordia e di essere diventata un Suo ‘prodigio’!
Suor Maria Pia Conversa
Al suo fianco ci saranno tutte le monache del Monastero Santa Rita e i confratelli agostiniani di Cascia, insieme a tutti i suoi cari. Potrai esserci anche tu grazie alla diretta streaming delle ore 16:00 sul canale YouTube del monastero!
Ero una ragazze come tante, ma la Parola irruppe nella mia anima, nel mio cuore
Dio ha su ciascuno di noi un progetto d’amore, tutti siamo chiamati a scoprirlo per viverlo con dedizione.
Ero una ragazza come tante, piena di sogni e vitalità, amante della vita. A 21 anni, nel mese di maggio, dedicato a Maria, accolsi l’invito di alcune amiche a frequentare la preghiera mariana e la Parola irruppe nella mia anima, nel mio cuore. Fu l’inizio di un cammino di approfondimento le cui tappe orientarono la mia vita verso la totale consacrazione contemplativa agostiniana. Ammetto che mi sorprendeva il timore di non essere in grado di rispondere con responsabilità alla chiamata divina.
Il timore, lo superai grazie al sussurro della Parola dedicata a Maria, che risuonava come una continua cantilena nell’intimo: “Bruna sono ma bella” (Cantico dei cantici, 1,5). Bruna per la fragilità creaturale, ma bella per la “grazia” che trasforma la persona rendendola capace di generare e portare Cristo Gesù al mondo intero nella preghiera.
È Dio che opera in ciascuno di noi
“La tua grazia vale più della vita” (Salmo 62)… È Dio che opera in ciascuno di noi; giorno dopo giorno, Egli porta a compimento la sua opera, bisogna essere sempre attenti e aperti ai suoi continui richiami. La Parola ha illuminato, sostenuto e confermato il mio cammino in questi anni di consacrazione al Signore.
Per la Professione solenne, quella dei voti “per tutta la vita”, scelsi le parole della Sacra Scrittura: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio, perché forte come la morte è l’amore» (Cantico dei Cantici, 5,6). In esse mi ritrovo, poiché noi contemplative agostiniane riceviamo l’anello con Cristo Crocifisso, segno nuziale di alleanza eterna tra la consacrata e Cristo e Dio Padre tramite la Chiesa. La vita contemplativa agostiniana si forma alla scuola della Parola, che accolta, risuona in un continuo movimento armonico nell’animo-cuore, come musica che è espressione di tutti i movimenti forti, acuti, meno forti, piano, pianissimo, fortissimo, dolce…
La Sua Parola scardina i nostri egoismi
Così è ogni giorno il confronto della consacrata con la Parola che scardina ogni egoismo, raddrizza la volontà, affinché assuma “gli stessi sentimenti di Cristo”, Colui che è splendore e consola.
La Comunità Agostiniana è consacrata all’Amore, cerca di assomigliare ed esprimere l’immagine radiosa della Trinità Santa. Ciascuna cerca di essere se stessa accogliendo l’altra nell’Amore. È scuola di umanità più ricca perché sempre protesa ad attingere la pienezza di vita da Cristo Signore.
Un’umanità che qui a Cascia si fa viva con l’ascolto dei pellegrini. I loro dolori e le loro gioie sono per me uno stimolo nella preghiera al Signore.