Su Dalle Api alle Rose di novembre-dicembre, la Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Suor Maria Rosa Bernardinis, con la sua rubrica dedicata all’essere famiglia tocca il tema della crisi. Un argomento tanto delicato quanto importate, che la Madre affronta a cuore aperto!
Scopriamo insieme i suoi consigli, orientati al dialogo!
La nostra Alleanza con Dio
Nella Bibbia il rapporto di Dio con il suo popolo è presentato spesso come un matrimonio, un patto di alleanza, infranto dall’infedeltà umana, ma sempre ripresentato da Dio, che non viene meno alle sue promesse. “Dio è amore. Chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui”. È la più alta definizione di Dio nella Sacra Scrittura (1 Gv, 4,15b-16): “Chiunque ama, è stato generato da Dio e conosce Dio…
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo suo figlio Unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui”. Così nella nuova ed eterna alleanza, realizzata dal Verbo del Padre che si fece carne, avviene il connubio dell’umanità con la divinità. È lui lo Sposo che attira a sé la sua Sposa che è la Chiesa. Questo mistero è grande!
Chi si sposa, ha la consapevolezza di essere sacramento visibile di una realtà invisibile?
..uscire da se per diventare per l’altro dono..
Dio che è fedele, assiste e dona la sua grazia, perché l’uomo e la donna che si sposano crescano, ogni giorno di più, nell’amore reciproco. Il rapporto di coppia deve trasformarsi nel tempo da eros in agape; uscire da se per diventare per l’altro dono; per crescere ed edificare nella comunione. Non cercare nell’altro quello che manca ma, colmato dell’amore divino che guarisce le ferite, donare all’altro ciò che gli manca. Questo lo possiamo perché Gesù ci ha fatto dono del suo Spirito.
Il progetto di Dio sulla coppia umana era di compagnia e utilità reciproche. Regnava l’armonia in essa, perché tutto era orientato e considerato alla luce di Dio; era un amore ordinato. Il peccato di ribellione dei nostri progenitori ha infranto questo equilibrio tra Dio, l’altro e l’altra, portando nell’umanità ferita sfiducia, invidia, gelosia, risentimento, colpevolizzando l’altro o l’altra delle frustrazioni subite.
..anche quando si avverte la crisi
Quando si avverte la crisi nella relazione, (che di per sé non è male perché provoca a una presa di posizione), va riconosciuta e occorre dialogo sincero reciproco, per trovare insieme le cause e le soluzioni, anche con l’aiuto di esperti, se fosse necessario. È importante pregare insieme, oltre a trovare momenti personali con il Signore. “La carità, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. Si nutre dell’umiltà, della pazienza, della magnanimità, della mitezza. “Dammi un cuore che ama, e capirà ciò che dico”.