Continuiamo il nostro viaggio attraverso l’ultimo numero della rivista Dalle Api alle Rose, raccontando la storia della terza e ultima donna a ricevere il Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2023, Franca Pedrini, nata tra i monti Lessini della provincia di Verona, dove vive nel comune di Sommacampagna.
Come riporta la motivazione, Franca è stata premiata “per aver accettato con fede i tanti lutti vissuti in famiglia, dal padre scomparso prematuramente al figlio Luca. Con la fede ha saputo trasformare questi laceranti dolori in occasioni per amare il prossimo nelle sue fragilità impegnandosi senza riserve nella sua parrocchia e in un centro di ascolto e sostegno Caritas nella sua città, in RSA e infine come presidente della cooperativa sociale ‘I Piosi'”.
L’attenzione al prossimo
L’attenzione di Franca al prossimo nasce attraverso l’esempio della famiglia, dei genitori, della mamma Tarcisia che ha continuato ad aprire la porta di casa anche quando è rimasta vedova e con 7 figli da crescere. Questo esempio ha rappresentato per lei “una scuola gratuita su come mettersi al servizio del prossimo, grazie a persone che sono state esempi concreti e maestri di vita”, donandole il benessere dato dal sapere di portare “sollievo a qualcuno, di accompagnare chi è in difficoltà”.
L’impegno in ambito civile e parrocchiale
Franca mette a frutto questo insegnamento e nella vita farà l’infermiera, l’assistente sanitaria sul territorio, la catechista, la consigliera comunale con delega agli anziani per l’assistenza e l’attività ricreativa, la volontaria in un centro di ascolto Caritas, la consigliera prima e presidente poi di una casa di riposo e, ora che è in pensione, è presidente della cooperativa sociale “I Piosi”, che fornisce assistenza e supporto all’inserimento lavorativo a persone con disabilità.
C’è sempre qualcuno che ha bisogno
Ma c’è anche dell’altro. La vita di Franca è stata colpita da gravi lutti: il papà, un figlio, una sorella. “In questi dolorosi momenti – spiega Franca – la mia famiglia è sempre stata confortata, aiutata da tutto il paese; c’è stata una solidarietà grandissima che, se prima ero impegnata, mi ha portato a esserlo ancora di più, quasi a dire grazie”. Ma se si chiede a Franca cosa ciascuno di noi può fare per esser di aiuto al prossimo, lei risponde che “non serve avere ruoli a livello pubblico; basta guardare alla porta accanto, avere gli occhi aperti, ascoltare, accogliere, perché c’è sempre qualcuno che ha bisogno”.
La stupefacente normalità dell’esistenza quotidiana
Eppure, Franca si stupisce del Riconoscimento Santa Rita che le è stato conferito: “È stata una sorpresa, che accolgo come dono, una grande emozione. Ho trascorso una vita semplice dedicandomi a situazioni ordinarie, che percepivo utili per la comunità, senza pensare a qualcosa di così eclatante o particolare”, come se non fosse proprio la “stupefacente normalità dell’esistenza quotidiana” la ragione per cui, come scrisse Papa Giovanni Paolo II, “Rita è santa”.