Sant’Agostino ci guida alla scoperta del cuore, dove Cristo ci parla e ci insegna a vivere davvero
Sant’Agostino ci ricorda una verità essenziale: non possiamo conoscere Dio se prima non conosciamo noi stessi. Il suo appello è diretto e attuale: “Signore, fammi conoscere me stesso, fammi conoscere te” (Soliloqui 2,1,1). La conoscenza sincera e onesta di chi siamo, con le nostre fragilità e desideri, è la via che ci conduce a Dio.
La difficoltà di guardarsi dentro
Eppure, l’introspezione spaventa. Molti preferiscono evitarla, altri fuggono da questa verità interiore, magari distraendosi continuamente con rumori e stimoli esterni. Agostino ci invita invece a non aver paura: solo conoscendo noi stessi possiamo scoprire quanto siamo bisognosi di Dio e quale sia il suo posto nella nostra vita.
Cristo è la via
In questo cammino non siamo soli: Cristo ci ha reso la strada più semplice. “Cristo Dio è la patria dove siamo diretti; Cristo uomo è la via per la quale procediamo. Andiamo a lui, andiamo attraverso lui” (Sermone 123,3). Non esiste altro percorso: “Cristo stesso è la via attraverso la quale si va a Dio” (Sermone 261,7).
Incontrare Cristo nelle Scritture
Per percorrere questa via, dobbiamo conoscere Cristo come un amico. Ciò significa leggere e meditare le Scritture con entusiasmo, soprattutto il Vangelo, perché in ogni pagina è Lui a parlarci: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Sermone 142,14). Il Vangelo non è solo un libro: è la presenza viva di Cristo nella nostra quotidianità.
Cristo Maestro interiore
Agostino ci ricorda che il vero insegnamento non viene solo dalle parole del predicatore, ma dalla voce silenziosa di Cristo dentro di noi. “Entrate nel vostro cuore e, se avete fede, lì troverete Cristo. È lì che egli vi parla” (Sermone 102,2). È Lui che illumina i misteri della fede e semina nei nostri cuori il desiderio di vivere bene.