Circuito della carità operosa: il GRAZIE a tutti voi benefattori

Il cuore dell’omelia del 22 maggio, per la Celebrazione Eucaristica dedicata ai benefattori, di Padre Mario De Santis, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, è un grande GRAZIE a tutti voi che sostenete il Santuario. Come si legge nell’articolo che ne riporta un estratto, pubblicato sull’ultimo numero della Rivista Dalle Api alle Rose.

Un bene che produce amore

È doveroso nel giorno celebrativo di Santa Rita fare memoria di quanti Le hanno voluto bene, ricordare quanti per questo bene le hanno costruito questo bel Tempio e hanno sostenuto e tuttora sostengono le molteplici opere sorte accanto al Santuario e al Monastero.

Tra queste eccelle l’Alveare di Santa Rita (progetto delle monache che a Cascia, dal 1938, accompagna minori nel loro percorso di crescita), dove “l’ape regina” non produce miele ma amore, carità, solidarietà, spalmando questi meravigliosi valori umani e morali, su vite umane, curando, educando e sostenendo queste vite che crescono e si proiettano verso un avvenire che vogliamo sperare roseo e decoroso.

La prima benefattrice: la Beata Fasce

“L’apre regina” è la Beata Maria Teresa Fasce (storica Badessa del Monastero), prima grande benefattrice del Santuario, l’artefice dell’Alveare, la promotrice “in pectore” di tutte le opere ritiane e del culto di Rita in Italia e nel mondo. Fu Lei, “la Madre”, come solevano chiamarla le sue consorelle, che confidando su quel bel detto di Gesù, “senza di me non potete far nulla” e affidandosi ciecamente alla Divina Provvidenza, seppe erigere alla sua Rita questo bel Tempio, che permette a noi e ai tanti suoi devoti, di raccogliersi in preghiera e lodare e magnificare Dio, la Madonna Santissima e tanti Santi Agostiniani.

Ma non sarebbe stato possibile a Madre Teresa giungere a tanto, se non avesse usufruito della carità e solidarietà di tanti devoti di Rita, che chiamiamo benefattori.

Vi abbracciamo tutti

Oggi è la loro esaltazione. Questa celebrazione è per loro, sia che essi vivano ora in cielo, sia che ancora camminino come pellegrini verso il cielo. Oggi li abbracciamo tutti. Oggi li ringraziamo tutti nel nome di Rita e della Beata Teresa e a tutti auguriamo pace in cielo e vita beata e bella in terra.

Dentro questo grande circuito d’amore desideriamo inserire anche tutti gli operatori del Monastero e della Basilica e di tutte le opere ritiane, così come tutti i casciani. Il sogno di Santa Rita e della Beata Fasce è che a Cascia si viva e si operi, si agisca e si lavori in armonia e unità, per accogliere e servire il pellegrino o il turista dello spirito con religiosità e vera umanità.

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