Il 1° e il 2 ottobre 2025 ci offrono due occasioni preziose: la Giornata Internazionale delle Persone Anziane e la Festa dei Nonni. Due ricorrenze diverse ma unite dallo stesso messaggio: riconoscere il valore inestimabile delle persone anziane, la loro esperienza, la loro cura e la loro presenza nelle famiglie e nella società.
Custodi di memoria e radici
Gli anziani sono i custodi della memoria. Attraverso le loro storie, tradizioni e ricordi, ci aiutano a comprendere da dove veniamo e ci indicano come affrontare il futuro. I nonni, in particolare, rappresentano un legame unico: con loro viviamo l’infanzia in modo più ricco e profondo, imparando valori di amore, pazienza e generosità.
Una società che non lascia indietro nessuno
La Giornata Internazionale delle Persone Anziane richiama tutti a una responsabilità comune: costruire una società inclusiva, capace di rispettare la dignità degli anziani e di sostenerli nei bisogni quotidiani. In un tempo in cui spesso la fragilità viene nascosta, queste giornate ci invitano a rimettere al centro la solidarietà e il prendersi cura gli uni degli altri.
L’esempio di Santa Rita
Santa Rita da Cascia, che nella sua vita seppe vivere l’amore come dono totale, ci insegna a guardare agli anziani e ai nonni con occhi pieni di gratitudine e rispetto. Lei stessa, donna di fede e madre attenta, ci invita a onorare le generazioni che ci hanno preceduto e ad accoglierne la saggezza come luce per i nostri passi.
Celebrare queste giornate non significa soltanto fare festa, ma soprattutto impegnarsi ogni giorno a non lasciare soli i nostri anziani. Una telefonata, una visita, un gesto di vicinanza possono cambiare la giornata di chi, con amore, ha donato tanto a noi.