Il 2 febbraio di ogni anno, quaranta giorni dopo il Natale, si fa memoria della presentazione che Maria e Giuseppe fecero di Gesù al tempio “per offrirlo al Signore” (Lc 2, 22), come racconta Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica Santa Rita da Cascia.
La Candelora, festa della Luce
È una ricorrenza nota nella Chiesa Cattolica come la Candelora, che prevede al centro delle celebrazioni liturgiche la luce, in memoria di come Gesù viene chiamato da Simeone, l’anziano che al tempio riconosce in Lui il Messia tanto atteso: “Luce per illuminare le genti”, come ricorda ancora il religioso.
La Giornata della Vita Consacrata, totale donazione di sé
“Nel 1997 San Giovanni Paolo II ha voluto che questa data diventasse anche la Giornata della Vita Consacrata, dato che nella scena evangelica della presentazione al Tempio – spiega ancora Padre Luciano- si rivela il mistero di Gesù, il consacrato del Padre, venuto nel mondo per compierne fedelmente la volontà. Simeone preannunzia con parola profetica l’offerta suprema di Gesù al Padre e la sua vittoria finale .
“La Presentazione di Gesù al Tempio costituisce così un’eloquente icona della totale donazione della propria vita per quanti sono stati chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, “i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero ed obbediente”, secondo quanto riferito da San Giovanni Paolo II in Esort. ap. Vita consecrata n.1”, continua il padre.
“La missione della vita consacrata nel presente e nel futuro della Chiesa non riguarda solo coloro che hanno ricevuto questo speciale carisma, ma tutta la comunità cristiana”, sottolinea ancora il papa santo in Vita consecrata, spiegando come la vita consacrata si ponga nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la sua missione, in quanto «esprime l’intima natura della vocazione cristiana» e la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso l’unione con l’unico Sposo.
Giovanni Paolo II prosegue ancora: “Voi non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire! Guardate al futuro, nel quale lo Spirito vi proietta per fare con voi ancora cose grandi”.
“Siamo perciò tutti chiamati a guardare al futuro con fiducia, contando sulla fedeltà di Dio e la potenza della sua grazia, capace di operare sempre nuove meraviglie – conclude Padre Luciano – Questa giornata ha lo scopo di lodare e ringraziare Dio per il grande dono della vita consacrata. – conclude Padre Luciano – Vuole promuovere la conoscenza e la stima per la vita consacrata da parte dell’intero popolo di Dio. Invita i consacrati stessi a celebrare insieme le meraviglie che il Signore ha operato in loro, consapevoli della loro insostituibile missione nella Chiesa e nel mondo”.