Grazie a voi Santa Rita è “star dei social”

La gioia è certezza dell’amore di Dio: il messaggio della Priora

Avvento, arriva la domenica della gioia: come accoglierla?

Buona Festa dell’Immacolata Concezione

Guardiamo all’Immacolata e imitiamo le sue virtù

Sostieni la Casa di Santa Rita: rendiamo la preghiera opera concreta

Sulla via del Signore: il messaggio della Madre Vicaria

Prepariamo nel nostro cuore una strada al Signore

Dona per la Casa di Santa Rita

Affida la tua famiglia a Santa Rita

Recentemente la nostra Santa Rita ha ricevuto un titolo particolare, quello di “star dei social”. A definirla così, infatti, è stato il titolo di un articolo inserito nel numero di novembre di “Donne Chiesa Mondo”, mensile femminile del giornale L’Osservatore Romano.

Nell’articolo, dove la giornalista Federica Re David parla dei social, Facebook, Instagram, YouTube e Tik Tok, come moderni “luoghi di culto”, vengono passati in rassegna i vari account e profili intitolati alla santa degli impossibili, in Italia e nel mondo, definita anche “regina del web”.

Ma a spopolare davvero – scrive la giornalista con tanto di numeri alla mano – è il profilo delle monache del monastero di Cascia: quasi 20 mila follower su Instagram, oltre 650 mila su Facebook”.

GRAZIE a voi la nostra Santa Rita ha conquistato questo riconoscimento

Ecco, quanto è immenso l’amore che ci unisce, fino a renderci una sola, grande famiglia. Siamo sicure che anche Rita da lassù è felice come noi!

E non finisce qui, perché oggi, a neppure un mese di distanza da quell’articolo, la nostra famiglia continua a crescere sempre di più!

ENTRA ANCHE TU NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Su Facebook siamo 653.117.
Su Instagram siamo 20.400.

Il messaggio della Priora

Cari fratelli e sorelle, domani accendiamo la terza candela della Corona d’Avvento, quella della gioia, perché il Signore è ormai vicino. Questa gioia si fonda su una certezza, ovvero che siamo anche noi figli amati da Dio: Gesù ce lo ricorda.

Nella carta d’identità di ogni cristiano, la gioia è il tratto distintivo, perché sappiamo che il Signore non ci lascia mai soli ed è sempre in mezzo a noi, pronto a sostenerci con il suo coraggio e la sua forza. La gioia, inoltre, è proprio ciò che il Signore ci chiede di diffondere e testimoniare agli altri, soprattutto nei momenti difficili.

Allora, chiediamo a Dio di rinnovare col suo amore la gioia nei nostri cuori e insieme di farci essere messaggeri di quella felicità che Lui ci dona e che rompe ogni tristezza.

Suor Maria Rosa Bernardinis,
Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia

DOMENICA 12 DICEMBRE UNISCITI A NOI
IN DIRETTA ALLA MESSA DELLA
3° DOMENICA DI AVVENTO

Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti!

Dalla lettera di San Paolo ai Filippesi

“Riprendendo queste parole dell’Apostolo Paolo, la liturgia – sottolinea Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia – chiama la terza domenica di Avvento, domenica Laetare, ossia Siate lieti. Anche i paramenti dei sacerdoti dal viola diventano rosacei, per sottolineare questo clima di gioia e speranza rinnovata”.

Di quale gioia parliamo?

Il Rettore ci aiuta a rispondere. “Siamo chiamati prima di tutto, dalla forte Parola di Giovanni Battista, ad essere sinceri e a riconoscere ciò che ci ha dato una gioia duratura, che arricchisce di pienezza la nostra vita, che rimane nel tempo come dolce memoria.
Altro è constatare ciò che invece è stata gioia effimera, che magari poi ci ha anche lasciato un fondo di amarezza e vergogna, perché non è stata condivisa o si è vissuta generando tristezza e divisione per chi vive con noi o perché è stata dannosa per la nostra stessa persona.
Si perché c’è una gioia che nasce dal donarsi ed un’altra apparente che si fonda sull’accaparrare per noi stessi senza tener conto degli altri, sull’ingordigia e l’egoismo, senza alcuna gratitudine”.

Prepariamo la strada

Per capire come raggiungere la vera gioia c’è bisogno di impegno, quello che Giovanni Battista chiama conversione, invitandoci a cambiare vita operando la giustizia: Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto… Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato… Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe.

“È un linguaggio comprensibile – osserva Padre Luciano – sono richieste ragionevoli, sono un presupposto indispensabile, ma non sono ancora la gioia. La giustizia e l’impegno umano sono solo la strada per lasciarsi incontrare dalla Gioia e dalla Pace vera, dalla misura dell’Amore di Dio. È Gesù, il Signore, che ci viene incontro. È l’incontro con lui che cambia davvero la vita e tramuta il deserto in giardini rigogliosi”.

La gioia che cerchiamo è dono gratuito

“Sempre Giovanni – dice il Rettore – ci insegna che per accogliere questo Dono prezioso, è lo sguardo sull’altro che deve iniziare a cambiare. I suoi inviti alla conversione parlano infatti di una rinnovata relazione con l’altro, di preoccupazione per chi ci sta accanto, di condivisione.
Questo buon proposito apre la porta alla Grazia di Dio che viene, e rende possibile una nuova capacità di comunione, rende sicuro il nostro passo tra le inevitabili difficoltà della vita, dona la pace di Cristo e la gioia, dona la capacità di dare tutto trovando in Lui tutto.
Questa gioia è preparata per noi”.

DOMENICA 12 DICEMBRE SEGUI IN DIRETTA LA SANTA MESSA E VIVIAMO INSIEME LA TERZA DOMENICA DI AVVENTO

Tutta bella sei o’ Maria: la colpa originale non ti ha sfiorato

Ant. II Vespri

Ecco la bellezza che incanta anche Dio! Maria è opera delle Sue mani.

Guardiamo a Lei: Madre e Maestra, per essere trasformati dallo Spirito e diventare santi e immacolati nella carità anche noi, come ci suggerisce San Paolo.

Buona Festa dell’Immacolata Concezione!

Il messaggio di auguri della
Madre Priora, Suor Maria Rosa Bernardinis

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O’ Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l’hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito

Dalla liturgia dell’8 dicembre

Siamo nel cuore dell’Avvento e alla vigilia della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Non a caso la liturgia celebra Maria, la Donna che Dio ha scelto come Madre di Gesù e di tutti noi, proprio nel tempo di preparazione al Natale. Questo, infatti, è il tempo dell’attesa e la Vergine ha portato e porta in sé l’attesa e la speranza dell’umanità.

Immacolata, trionfo di grazia e santità

Tutto ciò che di bello, buono e santo c’è nella creazione si trova in Maria. “Lei è madre e sorella di coloro che sono in cammino, cercatori di senso e verità, per trovare un approdo ultimo e definitivo alla loro sete di infinito. Per questo non dobbiamo stancarci mai di guardare a lei, di invocarla, di imitarla nelle sue virtù e nella sua sequela quotidiana di Cristo e del suo Vangelo”. Così dice Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia.

Preghiamo come Maria

Nutrire una devozione a Maria, ci ricorda il Rettore, vuol dire seguire i suoi passi. “Maria è esempio di apertura, accoglienza e fiducia. Se l’opera della salvezza è dono d’amore di Dio, la sua realizzazione in noi vuole anche la nostra disponibilità. Come Dio chiese a Maria la sua collaborazione per la nascita e la crescita umana di Gesù, così richiede a tutti noi il sì della fede, un sì mediante il quale ci invita a fidarci ed a affidarci al Lui”.

Maria, quindi, ci insegna a fare spazio dentro di noi per il Signore, ci dice di essere coraggiosi e fiduciosi, perché tutti siamo stati scelti da Dio per vivere liberi dal peccato e giungere alla salvezza. «Non temere», «il Signore è con te», sono le promesse che Maria si è sentita dire e sono le parole in cui ognuno di noi può portare avanti il suo impegno da credente.

Non ha mai detto di no a Dio

Nonostante le prove e le difficoltà che ha dovuto affrontare, Maria ha realizzato una vita donata completamente all’amore, di Dio e dell’umanità. “Nell’Immacolata – continua Padre Luciano – riconosciamo l’amore del Padre che ci ha benedetti e ci ha scelti per essere santi e immacolati davanti a lui. A imitazione della Madre anche la nostra fede deve tradursi in opere quotidiane, in scelte coerenti, in obbedienza d’amore a Dio. É un sì faticoso da esprimere a Dio, dopo l’altrettanto faticoso no che dobbiamo dire al peccato”.

“Maria è il punto di riferimento, la stella polare della nostra purezza e della nostra speranza di vivere in questo mondo più santamente e in maniera rispondente ai disegni di Dio e alla sua divina volontà. Contempliamo l’Immacolata, proponendoci di amarla sempre di più, amarla senza misura, senza temere di amarla troppo. Infatti, diceva San Massimiliano M. Kolbe: Non temete di amare troppo l’Immacolata, perché non l’amerete mai come l’ha amata Gesù“.

DOMANI UNISCITI A NOI
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Affidiamo all’Immacolata i malati e le loro famiglie perché gli venga sempre assicurata la presenza reciproca, annullando sacrifici e barriere economiche.
Questa è la preghiera che, insieme, possiamo rendere opera concreta col progetto ‘La Casa di Santa Rita’ e garantire ai malati ricoverati all’Ospedale di Cascia per la riabilitazione il diritto ad avere i propri cari accanto. Perché nessuna condizione deve impedirgli di contare sul loro sostegno e sull’amore.
Chiunque può, anche con un piccolo gesto, ci aiuti a fare in modo che la nostra casa per accogliere gratuitamente le famiglie dei malati diventi presto realtà.

È l’appello di Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che sta raccogliendo fondi per i lavori di ristrutturazione necessari alla realizzazione del progetto delle monache.

PER DARE UNA RISPOSTA AI MALATI

L’idea di creare una casa dove accogliere i familiari dei malatisottolinea la Prioranasce da una richiesta di aiuto. Quella di un ragazzo con una lesione midollare, che dopo anni di terapie ha ripreso l’uso delle braccia. A inizio 2020, ha visto nella riabilitazione di Cascia la speranza di migliorare ancora, ma senza i suoi genitori, che non potevano pagare le spese per accompagnarlo, non sarebbe venuto. Poi, hanno chiesto a noi monache e li abbiamo indirizzati a una famiglia vicina all’ospedale che li ha ospitati.
Con le cure ricevute – conclude l’agostiniana – quel ragazzo ha migliorato ancora la sua vita. Così, grazie a lui, abbiamo pensato a come dare una risposta concreta ai bisogni dei malati, che hanno diritto a non rinunciare alle migliori cure contando anche sulla forza dei loro cari.
Fa la differenza, perché sentirsi amati vuol dire sentirsi vivi”.

DAL DIRITTO ALLA SALUTE AL DIRITTO ALLA PRESENZA DELLA FAMIGLIA

Per il diritto alla salute le agostiniane si sono molto impegnate dopo il sisma 2016, che ha distrutto il vecchio ospedale. Grazie alle donazioni di tanti, infatti, hanno riconvertito in struttura ospedaliera un edificio del monastero, dando nuovo avvio all’Ospedale di Cascia. Ora, le monache lanciano un’ulteriore missione di carità, prefiggendosi la ristrutturazione dell’ala nord di quell’edificio per trasformarla ne “La Casa di Santa Rita”.

Qui, accoglieranno gratuitamente le famiglie che non possono pagare una sistemazione in affitto o in albergo, garantendo la loro presenza ai malati. Si tratta di un appartamento di 240 mq, al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, centro specialistico d’eccellenza a livello nazionale. Nel reparto di riabilitazione, sono ricoverati pazienti con malattie neurodegenerative, ortopediche e reumatiche, che spesso arrivano da altre regioni d’Italia.

Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, visiona la mappa del progetto con il Vicepresidente Emilio Stracchi e il Direttore Roger Bergonzoli.

La Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, nata nel 2012 per volontà delle claustrali proprio per esprimere concretamente il loro aiuto al prossimo, sta raccogliendo i fondi per avviare i lavori di ristrutturazione. Così, “La Casa di Santa Rita” sarà costruita sull’amore: diventerà un posto sicuro e accogliente per tante famiglie che potranno essere vicine ai loro cari per tutto il periodo di cure, che durano fino a 90 gg.

Il primo obiettivo è raccogliere 130.000 euro per mettere a norma gli impianti e installare il riscaldamento. Poi si procederà con la realizzazione della scala di ingresso e la rifinitura di ambienti e arredi. Un progetto ambizioso che le agostiniane contano di realizzare grazie al contributo di tante persone.

Ascolta il messaggio della Madre Vicaria

Domani entriamo nella seconda settimana d’Avvento, che ci porta al Santo Natale. Questo periodo ci chiede di attendere, ma ci chiama anche a camminare. Perché il nostro cuore va preparato all’incontro col Signore. Il Papa ci dice di farlo domandandoci come e per chi spendiamo la nostra vita.

Infatti, la scorsa domenica Isaia ci invitava alla speranza, mentre questa domenica San Giovanni Battista ci esorta a preparare la via del Signore raddrizzando i suoi sentieri. E come si fa? Prima di tutto cogliendo le meraviglie che il Signore ci ha donato la scorsa settimana; ringraziandolo per la sua grazia, che ci ha prevenuti, accompagnati e illuminati.

Così ci apriamo anche alla carità, iniziando dalla famiglia e dagli amici. Perché il viaggio verso il Signore non può essere solitario, anzi deve trovarci sempre pronti a rispondere ai bisogni degli altri.

Madre Natalina Todeschini,
Vicaria del Monastero Santa Rita da Cascia

DOMENICA 5 DICEMBRE SEGUI IN DIRETTA LA SANTA MESSA DELLA SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

Prepariamo nel nostro cuore una strada al Signore: lasciando che sia lui ad operare la novità nella storia, e noi, collaboratori della sua gioia, a preparare la strada sulla quale la sua grazia possa operare ed edificare.

Settimana scorsa, Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, ha iniziato a guidarci lungo il periodo dell’Avvento che ci porta al Natale.

È necessario prepararci a questo cammino che ci chiede di lasciarci alle spalle i nostri protagonismi per accogliere il Signore che viene. Ma non preoccupiamoci, perché non siamo soli lungo la strada: ad accompagnarci abbiamo tanti modelli che ci mostrano come ricevere il Salvatore. Uno di questi è Giovanni Battista.

L’esempio di Giovanni

“Il Vangelo proposto per la 2° domenica di Avvento – osserva il Rettore – utilizza una bellissima espressione ‘la parola di Dio venne su Giovanni’. Il Battista, infatti, nel deserto si dispone ad accogliere la parola di Dio e a vivere la propria conversione, e diventa poi egli stesso annuncio di conversione. Il suo esempio deve risvegliare in noi la coscienza della salvezza che Dio sta operando nella storia. Per vedere la salvezza dobbiamo però abbassare le montagne dell’orgoglio e colmare le valli della disperazione in un vero movimento di conversione”.

Passiamo dal deserto

Partendo da Giovanni, Padre Luciano ci indica di seguire la strada del deserto, quella più difficile che scava dentro di noi, l’unica in grado di farci alzare gli occhi e vedere il Signore che viene per noi. “Portiamo la verità di noi stessi davanti a Dio, senza paura e con trasparenza! Lui ci darà nuova forma, nuova vita e attraverso di noi, come fece col Battista, opererà il cambiamento della storia”.

Cosa ci impedisce di vedere la Salvezza?

“Ad ostacolarci la visione della salvezza del Signore – analizza il Rettore – ci sono condizioni che si trovano prima di tutto in noi. Montagne da abbassare e burroni da riempire hanno una valenza simbolica e ci ricordano che il troppo alto e il troppo basso, cioè l’orgoglio e una falsa umiltà, ci rendono ciechi”.

Operiamo insieme a Dio

Il Signore, ci dice Padre Luciano, viene per donarci la salvezza, ma anche per renderci operatori di salvezza a nostra volta. “La conversione, unico atteggiamento che l’uomo deve assumere nei confronti della Parola di Dio che lo raggiunge, appare anche come la responsabilità che il credente ha nei confronti di ogni fratello o sorella.
Infatti, la mia non-conversione ostacola anche l’altro a vedere la salvezza del Signore, mentre la mia conversione è già narrazione della redenzione che Dio opera. Senza però dimenticare che la salvezza proviene dal Signore gratuitamente e che noi non possiamo fabbricarcela con le nostre mani, ma solo accoglierla come dono, nella gioia”.

DOMENICA 5 DICEMBRE SEGUI IN DIRETTA LA SANTA MESSA. VIVIAMO INSIEME LA SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

Per te e la tua Famiglia lo speciale Santino

In questi tempi difficili il nostro pensiero va a chi, a causa di una malattia, si troverà in un letto di ospedale, lontano dai propri affetti.

Perciò, vogliamo fare qualcosa di concreto: realizzare una Casa in cui dare ospitalità ai parenti dei malati ricoverati nell’Ospedale di Cascia.

Non farci mancare il tuo aiuto.
Dona e insieme costruiremo la Casa di Santa Rita

Per ringraziarti del tuo prezioso gesto, riceverai a casa tua uno speciale Santino così da portare sempre con te l’Amore di Santa Rita.

Chiedi la protezione di Santa Rita per la tua famiglia.

A lei, che è stata moglie e madre, milioni di donne e uomini si rivolgono ogni anno, confidando nella sua intercessione per proteggere la propria famiglia.

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per te e i tuoi cari

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