I Viaggi del cuore sulle orme di Santa Rita da Cascia
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Una santa “per tutti”: Città Nuova sull’attualità di Santa Rita
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Santa Rita a Finalmente Domenica il 21 maggio
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Le monache di Santa Rita pregano per l’intervento del Papa
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La rosa della carità: l’articolo de L’Osservatore Romano del 22 maggio
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La Festa di Santa Rita rivive a Di Buon Mattino
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Dalla spiritualità alla solidarietà: In Cammino parla di Santa Rita
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Santa Rita parla a tutti i cuori: l’articolo di Avvenire
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Prosegue il nostro viaggio all’interno della Festa di Santa Rita tramite l’ultimo numero di Dalle Api alle Rose, la rivista del Monastero. Oggi riflettiamo insieme a voi sull’omelia di Padre Alejandro Moral Antón, Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, per la Celebrazione Eucaristica degli Agostiniani del 21 maggio.
Viviamo nel presente la nostra missione
al centro, Padre Moral. Cascia, 21 maggio 2023.
Con l’ascesa al cielo di Gesù termina la sua missione terrena e ha inizio quella della Chiesa guidata dalla presenza dello Spirito Santo e iniziata il giorno di Pentecoste. La missione di Gesù è durata solo pochi anni. La missione della Chiesa, invece, durerà fino al ritorno glorioso del Signore e fino alla costituzione del Regno di Dio, alla fine dei tempi. Noi cristiani, discepoli di Gesù, dobbiamo vivere nel presente, impegnandoci a compiere la missione che il Signore ha lasciato a ciascuno di noi. Vivere nel presente significa vivere in un mondo meraviglioso e affascinante ma dove anche il potere del male e delle tenebre e la sua presenza ci fanno dubitare di molte cose. Dubitiamo della possibilità di comunione fra tutti noi uomini, della possibilità della pace.
Il bene esiste
Spesso non crediamo più nella giustizia e nel progetto di fare del nostro mondo una vera casa comune della famiglia umana. Questa situazione ci porta a dubitare dell’amore di Dio verso gli uomini, suoi figli. Ma non è così! Il bene esiste! La presenza di Dio si fa vedere e sentire in tante cose e nelle persone che ogni giorno danno la loro vita per gli altri, sia con la preghiera che con il lavoro concreto delle loro mani. Lo Spirito Santo continua a guidare le nostre vite e, grazie alla vita, passione e morte di Gesù, insieme alla sua risurrezione, l’esistenza degli esseri umani nel nostro mondo è veramente una vita di speranza e piena di senso.
Torniamo a incontrare Dio
Una cosa però è vera: sta succedendo, soprattutto a noi religiosi, di trascurare la vita spirituale. Parlo dell’incontro personale con Dio. L’incontro personale, intimo, in dialogo e contemplazione con Dio, che è il tesoro e il bene più grande che possiamo incontrare già in questo mondo. Tutti noi dobbiamo imparare bene questo: mai si è potuto vivere nel passato, non si può vivere nel presente e non si potrà vivere nel futuro senza la fede in Dio incarnato nel suo Figlio e senza il suo amore attraverso la presenza del suo Spirito… senza Dio non c’è vita!
Mettiamo Cristo al centro
In questo senso nel Vangelo di oggi Gesù dice: “Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”. Più chiaro di così non si potrebbe dire. Questo testo sottolinea la centralità che deve avere Cristo nella nostra vita. Chi è conscio che la sua vita dipende dall’amore di Dio e non dal proprio orgoglio trova la vera via, perché non sono i criteri del mondo che devono guidare la nostra vita di credenti: il criterio per le nostre azioni e opzioni deve essere sempre il Vangelo.
L’esempio di Rita
Santa Rita ha bevuto da questa fonte, nell’incontro personale, in silenzio, prolungato, con Dio. Ha avvertito l’amore che viene da Dio e per questo la sua vita è stata una vita di sofferenza, perdono e amore. Che significa per noi questo esempio? Lasciamoci illuminare dal Vangelo: “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore… questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”.
Questo è il testamento che Cristo ci ha lasciato, il criterio fondamentale per vivere e che Rita ha abbracciato come una mamma che abbraccia il proprio figlio appena nato. Preghiamo perché questo atteggiamento ci aiuti a confrontarci con noi stessi e a entrare di più nella radicalità del Vangelo, ad amare e a voler imitare ancora di più Rita, a conoscere meglio il nostro cuore e a sentire il grande bisogno che avvertiamo di cambiarlo per un cuore più umano e fraterno, e a renderci conto della nostra assoluta debolezza e del bisogno di Dio.
“La festa di Santa Rita non inizia e non finisce il 22
maggio, perché la sua presenza è costante durante l’anno”. Si apre con queste
parole l’editoriale scritto da Suor M. Giacomina Stuani, nell’ultimo
numero della rivista Dalle Api alle Rose,
del Monastero Santa Rita da Cascia.
“Rita è presenza”
Questo è il titolo della rivista, nelle cui pagine rivive la festa di Santa Rita, che quest’anno ci ha ricordato l’importanza di esserci per gli altri, soprattutto per coloro che ne hanno bisogno. Una presenza che Santa Rita non ci fa mai mancare, ogni giorno.
Su questo, continua la riflessione di Suor Giacomina: “Dall’inizio del 2023, dopo la pandemia che ci ha separati e la guerra in Ucraina che ha esasperato sentimenti di odio, sento Rita sussurrarci la necessità di aprirci agli altri, mettendoci al servizio del prossimo, per essere noi la risposta a piccoli o grandi bisogni.
Esserci è il vero
miracolo
Le parole di Suor Giacomina, proseguono riportando un
fatto di cronaca recente, ovvero la morte della pallavolista diciottenne Julia
Ituma. “Una tragedia con tanti punti da chiarire, su tutti se si sia trattato di
suicidio. Insieme alla tristezza, ho impresse dentro le parole di una sua
compagna di squadra: ‘Mi dispiace non averti capita, vorrei tanto tornare
indietro nel tempo, poterti aiutare, anche solo con uno sguardo, una parola o
un abbraccio’. Penso a quante vite
(il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani) potevano essere salvate, se fossimo capaci di esserci, non in tempo
ma sempre, perché esserci per gli altri
è il vero miracolo che Rita ci ispira e ci chiede”.
Modelli di servizio al
prossimo
“Il 22 maggio – prosegue l’agostiniana – abbiamo abbracciato
anche noi monache questo proposito e aprendo eccezionalmente la clausura, siamo state proprio in mezzo a voi,
esprimendo la presenza spirituale di Rita. E non a caso, ora, apriamo questa
rivista portando l’esempio delle donne
premiate col Riconoscimento Internazionale Santa Rita, che hanno incarnato
il servizio al prossimo: Antonella, che si è fatta dono nel matrimonio,
restando vicina a suo marito malato, nell’essere una mamma adottiva e nella professione
di insegnante; Franca, che animata da una fede operosa, offre il proprio
servizio per il suo paese, dagli anziani a persone con disabilità; Luciana,
assistente sociale che aiuta il prossimo in qualsiasi forma, aprendo la sua
casa agli ultimi, emarginati dalla società”.
“Grazie a loro – conclude Suor Giacomina – abbiamo dato
nuova forza e centralità ai valori ritiani di ascolto, dialogo, apertura… e, se
cercando una sintesi, possiamo dire che la vita è un ‘gioco’ di squadra, allora
Santa Rita, che ha realizzato il disegno d’amore di Dio aiutando il prossimo, è la nostra
“allenatrice”: camminando con lei e impegnandoci non potremo che vincere la partita
che conta davvero!”.
Domenica 18 giugno, dalle 8.50 su Canale 5,il programmaI Viaggi del cuorecondotto da Davide Banzato, porta i telespettatori sulle orme di Santa Rita da Cascia. Sarà possibile ripercorrere la storia di Rita, caratterizzata da un’eroicità del quotidiano ed entrare nei luoghi che l’hanno vista vivere, sempre con santità.
Durante la puntata, ci saranno contributi di esperti e testimonianze di grazie ricevute. Le monache agostiniane racconteranno cosa significhi vivere in clausura, come trascorrono le loro giornate e alcuni progetti sociali che sostengono in Italia e nel Mondo attraverso la Fondazione Santa Rita da Cascia ets, fondata nel 2012 per rendere concreta la carità ritiana, insieme al loro impegno nell’evangelizzazione coi pellegrini, anche tramite i social.
Gli interventi dell’agostiniano Padre Pietro Bellini e dello scrittore Omero Sabatini, infine, porteranno un contributo prezioso all’approfondimento della storia, del messaggio e dei simboli di Santa Rita.
I viaggi del Cuore è un format tv, programma ideato e prodotto da Elio Angelo Bonsignore diMe Production insieme alla produttrice per Mediaset R.T.I.Consuelo Bonifati. Autori Davide Banzato (nel ruolo anche di conduttore), e Martina Polimeni; Registi Matteo Ricca e Fabrizio Lopresti. Nella sua durata di 50 minuti si propone di raggiungere tutti credenti e non, grazie ad un taglio culturale ed investendo mezzi consistenti per una qualità di immagini di alto livello. Gode del patrocinio della Santa Sede con il Dicastero per l’Evangelizzazione.
E’ un’intervista a Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, il cuore dell’articolo pubblicato sul numero di maggio della rivista Città Nuova, a firma di Chiara Andreola.
Sul mensile, la Priora ha parlato delle motivazioni che spingono così tante persone ai piedi della santa e dell’attualità del suo messaggio, capace di arrivare a tutti, in particolare agli sposi, ai genitori e ai consacrati, essendo stata lei stessa sposa, madre e monaca.
La claustrale ha evidenziato, anche, cosa voglia dire per le monache vivere la clausura essendo però sempre in ascolto dei bisogni del prossimo, ai quali danno risposte concrete anche attraverso l’opera dellaFondazione Santa Rita da Cascia.
Finalmente Domenica, programma della domenica di Tv2000 condotto da Lucia Ascione, alla vigilia della festa, ha dedicato tutta la seconda parte alla figura e al messaggio di Santa Rita.
In collegamento da Cascia, la Madre Priora del Monastero, Suor Maria Rosa Bernardinis.
Rivedi la puntata e guarda l’intervista alla Priora
Le pagine del quotidiano Avvenire di oggi raccontano la maratona di preghiera per l’intervento all’addome a cui Papa Francesco si è sottoposto ieri. E, anche le monache si sono strette in una comunione speciale, davanti all’Urna di Santa Rita per il Santo Padre.
Le parole della Priora
“La nostra comunità agostiniana prega ogni giorno per il nostro amato Santo Padre, con cui ci sentiamo fortemente in comunione. E lo abbiamo fatto, tanto più, in occasione del delicato intervento a cui si è sottoposto ieri, dedicando anche a lui, in modo speciale, la diretta di preghiera che ogni mercoledì sera alle ore 21.45 teniamo davanti all’Urna di Santa Rita, in collegamento con i nostri devoti sparsi in tutto il mondo, con una particolare intenzione di volta in volta diversa”.
“Abbiamo pregato con affetto – conclude Suor Maria Rosa Bernardinis – perché Santa Rita interceda anche per Papa Francesco, per la buona riuscita dell’operazione e perché si rimetta presto, continuando a guidare la Chiesa con misericordia e amore, valori che la nostra santa continua a insegnarci”.
Leggi l’articolo su Avvenire
Proprio il 22 maggio, tra le pagine de L’Osservatore Romano, il quotidiano edito dal Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, si è parlato di come Santa Rita rivive nei progetti solidali sostenuti dalla Fondazione Santa Rita da Cascia ets, fondata nel 2012 dalle monache di Cascia per rendere concreti i valori ritiani di cui sono custodi.
L’articolo a firma del giornalista Antonio Tarallo, ha dato ampio spazio all’ultimo progetto per cui la Fondazione ha attivato una raccolta fondi, la ricostruzione dell’ospedale “St. Virgilius Memorial” a Namu, in Nigeria, per restituire speranza e diritto alle cure a tante famiglie con bambini.
Il 23 maggio, il programma di Tv2000, Di Buon Mattino ha dedicato un approfondimento speciale alla Festa di Santa Rita.
L’obiettivo è stato far rivivere i giorni della festa a Cascia, grazie a video, interviste e con un’eccezionale collegamento in diretta dall’Urna che custodisce il corpo della santa, con la Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Suor Maria Rosa Bernardinis.
In studio, insieme ai conduttori Antonella Ventre e Giacomo Avanzi, l’agostiniano Padre Pasquale Cormio e Maria Antonietta Rositani, che ha ricevuto il Riconoscimento Internazionale Santa Rita nel 2022.
Rivedi ora l’approfondimento sulla Festa di Santa Rita
Il 22 maggio, In Cammino di Tv2000, ha parlato di Rita raccontando come, nel suo nome, la nostra Fondazione Santa Rita da Cascia ets, offre risposte concrete ai bisogni di tanti, in Italia e all’etero.
Insieme al conduttore Enrico Selleri, Padre Edward Daleng, del Consiglio Generale dell’Ordine di Sant’Agostino e Monica Guarriello, responsabile comunicazione e fundraising della Fondazione, hanno quindi approfondito il progetto solidale legato alla festa di quest’anno: la ricostruzione dell’ospedale “St. Virgilius Memorial” a Namu, in Nigeria. Un impegno importante che sostiene il diritto alla salute di oltre 20mila persone, tra cui tante famiglie con bambini.
Rivedi la puntata del 22 maggio
Alla vigilia della Festa di Santa Rita, il quotidiano Avvenire ha pubblicato l’intervista a Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia.
La claustrale ha parlato dell’attualità del messaggio e dei valori ritiani, tanto moderni da coinvolgere moltissime persone anche via social. La Madre, che è anche Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia ets, ha raccontato la missione solidale affidata alla festa di quest’anno: il sostegno alla ricostruzione dell’ospedale“St. Virgilius Memorial” in Nigeria, perché “spiritualità e solidarietà camminano insieme”.