“Aspettando Rita” è il titolo dell’ultimo numero di “Dalle Api alle Rose”, la Rivista del monastero, che ogni due mesi arriva nelle case dei devoti d’Italia e del mondo. In particolare, la Rivista di maggio-giugno, accende tutte le emozioni che viviamo a ogni festa di Santa Rita e ci racconta l’attesa, che è fondamentale.
Cosa chiediamo a questo 22 maggio?
È la domanda che nell’editoriale ci fa Suor Giacomina Stuani, direttore editoriale della Rivista, invitandoci a impiegare questi giorni di attesa per capire cosa chiedere in dono alla festa e cosa fare perché ciò che desideriamo diventi realtà. “L’intercessione di Rita – scrive l’agostiniana – è potente, ma sono le nostre scelte a guidarci verso la grazia che vorremmo. Noi monache preghiamo perché ognuno di voi riceva uno sguardo nuovo, quello della nostra santa. E così, porti nella propria vita la radice dell’amore che lei ha vissuto, per innestarla, farla crescere e condividerla con il prossimo. L’amore, è ciò che Rita da sempre ci offre e proprio con l’amore, vi auguriamo che possiate rivoluzionare il vostro cammino. Buona Festa di Santa Rita!”.
Le “Donne di Rita” sono un esempio per tutti
In questo numero della rivista, trovate anche le testimonianze delle quattro donne che quest’anno il 21 maggio ricevono il “Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2022”: Chiara Castellani, dottoressa missionaria che dedica la sua vita ai bisognosi; Concetta Zaccaria, che ha perso sua figlia ma aiuta gli altri a combattere lo stesso dolore e il dramma ambientale della sua terra; Maria Antonietta Rositani, che ha subito ignobili violenze dall’ex-marito e lo ha perdonato, pur pretendendo giustizia; Silvia Battini, che affronta la malattia, la sclerosi laterale amiotrofica, come occasione di rinascita.
Capire come ognuna ha fatto la differenza nella sua storia, può spronarci a imitare il loro esempio, che richiama e porta avanti quello della nostra Rita.
Con la supplica Rita ci ascolta e con le rose ci parla
Due degli appuntamenti più attesi del 22 maggio sono la preghiera della supplica a Santa Rita e la benedizione delle rose. Cosa significano questi due momenti, che viviamo al termine del Solenne Pontificale? Ce lo dice Suor Giacomina Stuani.
“Per Santa Rita, la rosa ha significato la benedizione di Dio, il Suo amore per lei, la Sua consolazione, la certezza della Sua presenza in ogni attimo, triste e gioioso della sua vita. Oggi le rose benedette sono ancora la presenza benedicente di Dio accanto a noi, ma anche quella di intercessione della nostra amica Rita. È come se lei ci dicesse, attraverso quella rosa che porteremo a casa, che dobbiamo imitarla nel mettere Dio al centro del nostro cuore, di fidarci di Lui e spargere il buon profumo del Figlio vivendo con gli stessi sentimenti con cui Egli ha vissuto”.
“La supplica a Santa Rita è una richiesta umile posta davanti a Dio, per chiedere doni spirituali, grazie, per noi stessi e per i bisogni degli altri. Rita, avendo vissuto le diverse condizioni della vita, è mediatrice per aiutarci ad ottenere sapienza del cuore, a essere testimoni di vita evangelica, forti strumenti di perdono e fecondi operatori di pace, amanti del Buono, del Vero, del Bello e del Giusto”.