La famiglia, un terreno fertile dove far crescere la speranza: 7° Giovedì di Santa Rita

Proseguono le riflessioni delle monache del Monastero Santa Rita da Cascia e dell’agostiniano Padre Pasquale Cormio, sui 15 Giovedì , che in quest’anno giubilare, sono incentrate sul Portare la Speranza insieme a Santa Rita!

2° seme della Speranza: la famiglia

Dopo aver presentato la pace come primo segno di speranza per l’Anno Santo, passiamo ad un secondo seme da spargere nel nostro presente: la famiglia. Noi cristiani guardiamo alla famiglia come ad un progetto di Dio: è una chiamata alla vita da parte di Dio che interpella fin dalla creazione l’uomo e la donna a scambiarsi reciprocamente l’amore che si apre alla trasmissione della vita. La famiglia è pertanto il grande dono, con cui Dio guida l’umanità redenta da Cristo.

Nel linguaggio biblico le nozze sono un esempio concreto del vincolo d’amore con cui Dio si lega al suo popolo e di come Cristo riconosca nella Chiesa la sua Sposa. Agli sposi cristiani è chiesto di ripresentare nella loro unione ciò che è proprio di Dio, ovvero il suo amore salvifico per l’umanità. È una missione difficile, ma non impossibile!

Non è così semplice formare una famiglia

Di certo sono tanti oggi ostacoli alla formazione e allo sviluppo di una famiglia: mancano sostegno e tutele sociali; sono presenti nei giovani i timori circa il futuro o la garanzia di un lavoro stabile; le relazioni sono sempre più condizionate dai ritmi frenetici della quotidianità; il senso di una responsabilità o di una fedeltà “per sempre” si sono attenuati o, peggio, sono ritenuti superati. Credere ad un amore unico ed eterno non è più così immediato, mentre sembra più “rassicurante” avere una possibilità di fuga alla prima difficoltà che si abbatte sulle relazioni. Per far fronte a queste tensioni, papa Francesco ricorda che è necessario per il bene di una famiglia la forza trainante della grazia sacramentale:

Il sacramento del matrimonio non è una bella cerimonia. I cristiani si sposano nel sacramento perché sono consapevoli di averne bisogno, per essere uniti tra loro e per compiere la missione di genitori “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”. E nel loro matrimonio pregano insieme e con la comunità.

Papa Francesco

C’è però bisogno di questa testimonianza…

Oggi più che mai c’è bisogno di questa testimonianza, perché stiamo attraversando, oltre la crisi della speranza, anche quella dell’amore. Stiamo diventando incapaci di amare, chiusi nel nostro egoismo pensiamo a salvarci dalla sofferenza e dalla fatica che comporta il vivere insieme, senza considerare che allontanandoci dall’altro perdiamo la nostra vera identità, che è la capacità di farsi dono. La famiglia è una piccola chiesa domestica chiamata a generare altre vite ed è segno tangibile di speranza. Ogni bambino che nasce è speranza per tutti.

La famiglia di Santa Rita

Santa Rita ci offre un sublime esempio di come vivere e costruire una famiglia felice. Nata in un ambiente sereno da genitori pacieri, ha respirato il vangelo vivendolo in modo radicale nella sua quotidianità. La sua era una fede aperta che si lasciava interrogare dalla vita. L’amore non è romanticismo, richiede il dono di sé per andare incontro all’altro. Non è stato facile nei primi anni di vita matrimoniale, non respirava più il clima di casa sua, ma era piena di speranza, perché certa della presenza del Signore. Sostenuta dalla grazia,è riuscita con la santa pazienza a illuminare il marito e a creare un rapporto diverso. Rita ha voluto essere strumento di riconciliazione, proprio partendo dalla sua famiglia, e segno di speranza per una vita migliore.

Il Galateo della coppia

Papa Francesco ha stilato un “galateo” della coppia, riassunto in tre semplici parole che aiutano a stabilire l’armonia della famiglia: permesso, grazie, scusa. «Tre parole chiave: chiediamo “permesso” per non essere invadenti; diciamo “grazie” per l’amore, quante volte al giorno dici grazie a tua moglie e tu a tuo marito, quanti giorni passano senza dire grazie; e l’ultima, “scusa”: tutti sbagliamo e a volte qualcuno si offende nella famiglia e nel matrimonio, e alcune volte volano i piatti, si dicono parole forti, ma il mio consiglio è non finire la giornata senza fare la pace, la pace si rifà ogni giorno in famiglia, e chiedendo scusa si ricomincia di nuovo» (Papa Francesco).

Oggi, dalle 16.30 partecipa alla Celebrazione Solenne del 7° Giovedì di Santa Rita, in DIRETTA DALLA BASILICA DI CASCIA, preceduta dalla recita della Coroncina di Santa Rita. CLICCA QUI!


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