Un frate agostiniano umile e instancabile predicatore
Sant’Alfonso de Orozco nacque a Oropesa, in Spagna, il 17 ottobre 1500. Fin da giovane scelse di entrare nell’Ordine di Sant’Agostino, desideroso di vivere la Regola agostiniana fatta di preghiera, vita comune e servizio. Dopo gli studi a Salamanca, trascorse la maggior parte della sua vita a Madrid, dove morì il 19 settembre 1591.
Un predicatore vicino a tutti
Alfonso fu un predicatore appassionato e instancabile. Annunciò il Vangelo con semplicità e chiarezza, così da essere compreso sia dal popolo più umile sia dai potenti del suo tempo. Fu chiamato anche a predicare alla corte reale di Spagna, ma rimase sempre un frate umile, fedele alla vita comunitaria e attento alle necessità dei poveri, dei malati e dei carcerati.
Oltre alla predicazione, lasciò numerosi scritti di carattere spirituale, composti in latino e in spagnolo, destinati non solo agli studiosi ma anche ai fedeli comuni. Attraverso questi testi promosse una vita cristiana semplice, fondata sulla preghiera, sulla devozione mariana e sulla fiducia nella misericordia di Dio.
La canonizzazione
La fama della sua santità si diffuse già subito dopo la morte. Papa Giovanni Paolo II lo canonizzò il 19 maggio 2002, riconoscendo in lui un esempio luminoso di frate agostiniano capace di coniugare contemplazione e azione, preghiera e servizio.
La memoria liturgica di Sant’Alfonso de Orozco, che si celebra ogni 19 settembre, ci invita a riscoprire la forza di una fede vissuta con semplicità e coerenza. Il suo esempio insegna che il Vangelo si annuncia non solo con le parole, ma soprattutto con una vita umile, fraterna e aperta alla carità verso tutti.