Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani…
Oggi, 1 maggio, festa dei lavoratori e di San Giuseppe, loro protettore, ho scelto questo verso che chiude il salmo 89 (90).
Noi monache conosciamo bene il valore del lavoro, diritto primario per la dignità dell’uomo e della donna. Ecco perché, accompagniamo con la preghiera la graduale ripresa, dopo le chiusure della pandemia. Affidiamo all’intercessione di Santa Rita e San Giuseppe la ripartenza delle attività, nel rispetto delle norme di sicurezza.
Auguro a tutti i lavoratori di non mollare, di resistere e di credere nel futuro: non solo il proprio e quello delle loro famiglie, ma anche quello delle comunità. Questo periodo, infatti, ci ha insegnato che tutti noi dobbiamo agire pensando ad un progetto comune, qualsiasi cosa facciamo.
Un pensiero va anche ai tantissimi volontari che proprio oggi e domani porteranno in tante città d’Italia le Rose di Santa Rita, grazie all’esempio della nostra santa. Questa iniziativa, che da cinque anni è organizzata dalla Fondazione Santa Rita da Cascia per sostenere le opere di carità del nostro monastero, si ripete ogni anno grazie ai volontari, che non impegno, entusiasmo e determinazione sono sempre al nostro fianco.
Perché lo fanno? Perché sono mossi dall’amore e dal desiderio di fare un’opera di bene, donando speranza al prossimo.
Preghiamo insieme, chiedendo al Signore di non far mai mancare il suo sostegno e la sua guida a tutti i lavoratori.
Nell’amore di Santa Rita non saremo mai soli!
Suor Maria Rosa Bernardinis
Priora del Monastero Santa Rita da Cascia