Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nel più alto dei cieli.
Con queste parole, ci raccontano i Vangeli, la folla accolse l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, onorandolo con rami di palma e ulivo. In questo modo, anche noi domani, domenica delle Palme, riviviamo questo episodio. Facciamolo sentendo tutta l’importanza di questo giorno, che apre la Settimana Santa.
Da lunedì, infatti, saremo al fianco di Gesù negli ultimi giorni della sua vita terrena. Sono per lui i giorni più difficili e dolorosi, quelli della Passione. La sua sofferenza è anche la sofferenza di tutti noi, che siamo in cammino con lui verso la Pasqua. Come ha fatto Cristo, non facciamoci fermare dal dolore, non permettiamo alla paura di paralizzarci, ma troviamo nella nostra fede la forza di guardare avanti, a quel sole che sorge dopo ogni notte, anche la più buia. Questo è il dono che Dio ha per ognuno di noi, ieri, oggi e sempre.
La nostra Santa Rita, in questo senso, è stata ed è Vangelo. Lei che, dopo aver già vissuto tanti dolori personali, ha desiderato condividere anche il dolore di Cristo crocifisso, il dolore di tutta l’umanità. Rita non lo ha fatto di certo perché le piaceva soffrire. Lo ha fatto con il cuore pieno di amore, perché abbracciando la croce Santa Rita ha trovato un ponte verso la salvezza che ci offre Dio, perché essere forti non significa non soffrire ma rispondere con speranza e vita ad ogni dolore!
Facciamo come Rita, allora: con vera umiltà, fede e volontà, seguiamo Gesù!
